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| Fonte foto: profilo Twittere Serie A Tim |
Tifoso chiama, Serie A risponde. Ed il campionato più discusso, più amato, odiato, criticato, snobbato, è ricominciato
a
pieno regime a partire dai primi novanta minuti di gioco del primo
anticipo della prima giornata. Scintillante e cinematografico, tanti i
colpi di scena al primo ciak, che forse non decreteranno l'andamento di
tutto il campionato, ma hanno già lasciato intravedere qualcosa di
interessante.
Verona
e Roma si sono scontrati nel primo anticipo delle 18.00: solito Hellas,
solido, coriaceo e ostico; giallorossi compassati, dal palleggio
morbido, ma lento, dalle potenzialità enormi ancora inespresse e da
incanalare nei binari giusti. Alla fine l'hanno decisa due episodi,
giusto il pareggio. La Lazio invece ha risposto "presente" già contro un
vagabondo Bologna grazie alle folate di Keita e dell'ex Ajax, Kishna, e
la solidità del proprio centrocampo. Romane abbastanza bene, quindi:
giallorossi sufficienza di lungimiranza, biancocelesti già a pieno
regime. Stabili gli uomini di Mandorlini, felsinei ancora non pervenuti.
Ma
passiamo a domenica. Colantuono decide di fare le cose in grande e
sbanca lo Juventus Stadium all'esordio sulla panchina dell'Udinese
dinnanzi ad una Juventus rimaneggiata e all'inizio di un nuovo ciclo, ma
comunque in palla. Sono ancora la squadra da battere e con innesti di -
Cuadrado e Draxler - alla lunga potrà mantenere i livelli degli ultimi
anni. In Toscana, sorride una brillante Fiorentina ai danni di un
balbettante Milan (siamo così sicuri che Balotelli serva ora come ora?),
così come l'Empoli soccombe sotto i colpi inflitti dal Chievo. Occhio
quest'anno alla coppia M'poku-Paloschi.
Sulla
stessa scia delude il Napoli a Sassuolo, mentre il Torino sbanca
Frosinone; la Sampdoria passeggia sul Carpi, con la testa ancora in
vacanza. L'Inter (si) regala il primo acuto stagionale grazie ad una
magia del suo nuovo numero "dieci", Jovetic. Il Palermo fa valere la
legge "Barbera" e rispedisce in Liguria il Genoa con una sconfitta.
Insomma, tanti, ma tanti colpi di scena. E il mercato non è finito...
Noi, nel frattempo, ci sediamo e ci godiamo lo spettacolo. Siamo solo all'inizio.
Per fortuna.

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