![]() |
| Fonte foto: napolisportweb.it |
E' cominciato già da due giornate il calcio, quello vero, fatto di gol, emozioni e polemiche, mentre
si è concluso inequivocabilmente alle ore 23.00 del 31 agosto l'ultima sessione di calciomercato: tre mesi di andirivieni, trattative, affari, voci di corridoio, firme saltate, "E' quasi fatta", "Manca solo la firma (giusto la cosa più importante), "sta sostenendo le visite mediche". E' finita.
Adesso è tempo di bilanci, anche in vista della sosta per la Nazionale, dopo una delle estati più torride e più "onerose" degli ultimi anni, alla luce delle politiche di austerity che hanno dovuto sostenere i club per mancanza di soldi nelle stagioni passate. Noi diremo la "nostra", senza però dare valutazioni, circa il comportanto delle singole squadre.
ATALANTA - Ha effettuato le giuste mosse per una salvezza tranquilla in Serie A. Gli innesti di Paletta, Brivio e Canini portano esperienza e solidità alla difesa. Kurtic da qualità
BOLOGNA - O "Romagna All Stars": Mirante, Brighi, Brienza, Giaccherini e Taider, oltre a Destro e Donsah. I primi hanno giocato tutti tra Parma, Sassuolo e Cesena. I nomi ci sono, seguiranno i risultati?
CARPI - L'inesperienza ha pagato nei primi 2 turni. Zaccardo e Borriiello forse sono un azzardi troppo grandi, così come lo potrebbe essere stato la cessione di Porcari. Squadra tutta da scoprire.
CHIEVO - L'ossatura di base c'è. E' stato solo necessario aggiungere un po' di estro all'attacco, è arrivato M'Poku ad affiancare Paloschi. Vedremo se i gialloblù si riconfermeranno, finora si sono dimostrati i migliori nei primi 180 minuti.
EMPOLI - Spolpato di Valdifiori, Hysaj e Rugani, ma anche del "mentore" Sarri, il colpo della rifondazione è stato accusato, per ora. Skorupski non sembra dare tante certezze; Costa, Ronaldo, Krunic e Camporese, più Maiello, sono tutti da valutare nell'arco di un campionato ostico.
FIORENTINA - Cambio di guardia con l'arrivo di Sousa in panchina e di pari passo vengono presi tra gli altri Mario Suarez, Kalinic e soprattutto Blasczykowski, senza dimenticare Sepe, Astori, Gilberto e Vecino. Aspettando Rossi e Babacar, via Gomez (mai recuperato), la Viola può essere la rivelazione del campionato.
FROSINONE - Stesso discorso per il Carpi. L'inesperienza potrebbe rivelarsi fatale ed il mercato in entrate non è stato dei migliori: i soli Chibsah, Diakite, Verde e Rosi potrebbero non bastare.
GENOA - Confermati Perotti e De Maio, sono arrivati poi Pandev, Dzemaili e Cissokho oltre a Pavoletti, Tachtsidis, Munoz e Gapke. Ogni anno Preziosi cambia molto, ma lo scheletro della rosa quest'anno sembra molto compatto. Bisogna aspettare, ma il Grifone è una squadra da temere.
INTER - I dirigenti nerazzurri hanno viaggiato in lungo e in largo, superando dimensioni note e sconosciute, per consegnare a Mancini. Mancava poco che acquistassero anche le riserve dei servizi umanitari dell'Onu e alla fine sono arrivati: Kongodbia, Murillo, Miranda, Perisic, Jovetic, Ljajic, Montoya e Felipe Melo. Nonostante le cessioni importanti di Shaqiri, Hernanes e Kovacic, ottimo organico. Vincere, l'imperativo è quello, subito è il problema.
JUVENTUS - Sulla carta, rimpiazzare Pirlo, Vidal e Tevez, con Hernanes, Mandzukic, Dybala e Cuadrado potrebbe essere folle, ma i bianconeri guardano al futuro. E che futuro: se rendono al massimo, potrebbero continuare a vincere senza problemi, salvo un anno (forse) di attesa. Alex Sandro è un grande innesto, così come Rugani. Aspettare per credere.
LAZIO - Il colpo dell'eliminazione dalla Champions è stato accusato. Solo Kishna, Milinkovic-Savic e la riconferma di Mauri non bastano. Matri non sembra conferire chissà quale vantaggio. Punto interrogativo.
MILAN - Bacca ok, ma Bertolacci e Romagnoli sono stati pagati in maniera sproporzionata nonostante il loro indiscutibile talento. I problemi ci sono e il solo Mihajlovic non basta, serviva un altro difensore come il pane. Capiamo anche Kucka, ma Balotelli serviva?
NAPOLI - Il ritorno di Reina e l'acquisto di Allan non possono nascondere un mercato comunque mediocre dalle tempistiche troppo dilatate. Per non parlare della vicenda-Soriano: una situazione che va dal controverso di Kubrick, al Kafkiano, passando per la tragicomedia grottesca di Fantozzi. Sperare solo in Sarri e Giuntoli è stato un azzardo troppo grande da parte di De Laurentiis con una rosa comunque incompleta. E' un po' come voler andare dalla Grande Muraglia alla Luna in un solo giorno, a piedi, e lamentarsi di non esserci riusciti.
PALERMO - Via Belotti e Dybala, c'è Gilardino come nuovo pilastro d'attacco, operazione al rilancio. Scelta azzardata? Forse, ma Toni docet e con questo Vazquez così, Gila può solo andare a nozze. Lui è l'uomo salvezza.
ROMA - Sabatini ha nuovamente confermato le sue abilità manageriali: via Bertolacci e Ljajic, la squadra si è rinforzata con Rudiger, Salah, Iago Falque, Szczesny, Digne e nientemeno che Dzeko ha fortificato delle fontamenta già resistenti. Ed oggi è i giallorossi sono i primi candidati allo scudetto
SAMPDORIA: Fernando e Barreto hanno portato muscoli e cervello alla mediana, Soriano è rimasto e il tandem Eder-Muriel può essere tra i più pericolosi della Serie A. Cassani sulla destra è una sicurezza, Zukanovic una novità da confermare in difesa. Zenga dovrà solo rispondere sul campo ad un mercato tutto sommato positivo.
SASSUOLO: Defrel per Zaza, ottimo compromesso. Ma l'acquisto vero è la permanenza di Berardi, il top player dei neroverdi. Ci pensa Di Francesco a tutto il resto.
TORINO: Belotti, Baselli e Zappacosta, il futuro del calcio italiano. E Cairo si è assicurato tre dei migliori talenti nostrani. Operazioni mirate in entrata (anche Acquah e Avelar), atteggiamento da grande club sul fronte cessioni. Darmian non verrà rimpianto, Ventura in panchina è il "Ferguson" (con i dovuti paragoni) granata. Il Toro sarà duro da abbattere.
UDINESE: Ridimensionamento? Fase di transizione? Certo è che la scelta di Colantuono per il post-Stramaccioni è un segno importante, che manifesta la voglia di voler puntare su un allenatore esperto dopo l'ombrosa annata dell'ex tecnico dell'Inter. Duvan ed Edenilson sono state buone operazioni e necessarie, Ali Adnan da conoscere meglio.
VERONA: Quasi nulla sembra essere cambiato dall'annata passata. L'intelaiatura di squadra è sempre la stessa, arcigna e solida, e forse l'organico poteva essere rinforzato meglio usando parte dei soldi spesi per un Pazzini che non potra essere tenuto tanto all'ombra dell'ariete di Modena. Souprayen è una piacevole scoperta.

Nessun commento:
Posta un commento