Sì, è da molto che non scrivo
e non ne avevo sentito veramente la necessità dato che nelle ultime due giornate di campionato non è che sia successo chissà cosa: nella settima giornata la Roma ha vinto contro il Chievo e la Juventus ha pareggiato contro il Sassuolo, nello scorso weekend le parti si sono scambiate ed i bianconeri hanno già spiccato il volo. Di mezzo c'è stata la sciagurata tre giorni di europea tra Champions ed Europa League in cui le italiane hanno dimostrato di poter essere competitive soltanto nell'ex Coppa Uefa: troppo superiore il Bayern Monaco e troppo italiana la squadra di Allegri, mentre ancora troppo acerba l'Inter di Mazzarri e bipolare il Napoli di Benitez che passa dallo 0-2 di Berna al 6-2 casalingo contro il Verona.
Il Milan per quest'anno rimane seduto in poltrono a guardare le rivali divertirsi in giro per le competizioni europee, mentre con qualche accorgimento a centrocampo può realmente rappresentare il terzo incomodo per la lotta al gradino più basso del podio. Il Napoli per perderlo, può essere sconfitto soltanto da se stesso. I primi due posti è meglio non guardarli proprio, sono già prenotati da tempo anche per questa stagione.
La Fiorentina deve decidere cosa vuol diventare grande: una rosa così folta, piena di talento ed anche vuota di una vera e proprià personalità. La perdita di Gomez e Rossi non può essere l'una scusante di un team che ha in rosa gente come Cuadrado, Ilicic, Marin, Joaquin, Borja Valero e talenti come Babacar e Bernardeschi. Contro l'Udinese sarà un banco di prova interessante in quanto di fronte ci sarà un avversario che riesce a stupire sempre in un modo o in un altro.
Stupisce in positivo una Lazio, che dopo un avvio difficoltoso, finalmente riesce ad esprimere tutto il suo potenziale, in negativo, in negativo, il Parma il cui unico barlume di luce risponde al nome di Antonio Cassano. Berardi si è ripreso il Sassuolo, Iachini trema e l'Empoli affonda.
Ah, dimenticavo: Zemanlandia è tornata.
Vedremo come andrà a finire. Buon campionato a tutti!
Alessandro Alberto Di Porzio
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