venerdì 3 ottobre 2014

Verso il big match. ROMA e JUVE, le frecce infuocate del calcio italiano.

Costruire una grande squadra non è semplice, perchè non solo ci vogliono i giocatori giusti ma soprattutto bisogna individuare correttamente figure importanti come quelle dell'allenatore o del direttore sportivo. Ogni pedina deve essere collocata perfettamente al suo posto e soprattutto devono essere ridotte quanto più possibile frizioni e divergenze interne... Insomma, tutto parte dalla programmazione che una società decide di seguire.
La Roma e la Juventus sotto questo punto di vista sono un vero e proprio esempio. I giallorossi, fino a due stagioni fa, faticavano a trovare il giusto allenatore. La stessa cosa era per la Juventus prima dell'arrivo di Antonio Conte.
Walter Sabatini, tra i principali artefici della rinascita della Roma.

La Roma ha risolto questo problema silurando Franco Baldini e mettendo tutto nelle mani di Walter Sabatini, uno di quelli che potrebbe insegnare a chiunque come scovare giovani talenti in ogni angolo del mondo, farli valorizzare e poi ricavare dalle cessioni di questi importanti plusvalenze. E' arrivato cosi, grazie al lavoro condotto dall'ex dirigente del Palermo, l'uomo che ha cambiato faccia alla Roma e che ha portato la squadra capitolina non solo in Champions League, ma anche a ben figurare nella stessa grazie all'ultima ottima prestazione nell'importante Etihad Stadium di Manchester. Stiamo parlando di Rudi Garcia.
La Roma quindi, è la realizzazione di un progetto ben condotto, il quale ha ancora ampi margini di miglioramento. I giallorossi sono di gran lunga la squadra più europea del campionato italiano, mostrando un gioco aggressivo ma anche molto tecnico. La squadra di Garcia ha sempre la palla tra i piedi, è corta e quadrata, ben messa in campo, con un centrocampo che non ha niente da invidiare alle big europee, grazie a un perfetto ibrido di sostanza e grande qualità, e con una serie di esterni offensivi estremamente interessanti. Non solo Iturbe e Gervinho, ma anche lo stesso Florenzi, ragazzo classe '91 tutto cuore e corsa che grazie a Garcia sta mettendo in mostra anche una più che discreta tecnica. Tutto sembra proseguire perfettamente. Ricordiamo che la Roma ha fuori per infortunio due perni della mediana, De Rossi e Strootman. eppure ha saputo sopperire alla mancanza di questi due uomini senza affannarsi. Keita a parametro zero è un intuizione geniale del sopracitato Sabatini e Pjanic' e Nainggolan formano una coppia che ben si assortisce. Poi c'è lui, uno di quelli che a 38 anni è ancora in grado di fare la differenza come pochi. L'artificio tattico messo su da Garcia agevole il compito di Totti, il quale svolge il ruolo di finta prima punta e venendo incontro ai centrocampisti smista dei veri e propri cioccolattini per gli esterni offensivi.
Il vero capolavoro estivo però, in sede di mercato, è stato portato a termine grazie alla clamorosa cessione di Benatia. Il difensore marocchino era stato acquistato dall'Udinese per 13.5 MLN di euro ed è stato rivenduto al Bayern Monaco per 26 MLN  di euro più quattro di bonus. Ancora lui quindi.... Ancora Sabatini.... Un personaggio che sembra essere uscito da uno di quei fumosi locali della Chicago degli anni '20, imperniata di jazz, soul, whisky e sigarette, ma che dimostra di essere il TOP per quel che concerne il ramo manageriale nel calcio. Tutto questo non poteva non essere notato, tanto che ieri nella sala consiliare del Comune di Rieti il direttore sportivo della Roma ha ottenuto il premio come "Manager of the year". Complimenti.

Sulla Juventus ormai si è detto di tutto, visti i tre anni in cui ha stravinto il nostro campionato. Bisogna essere onesti però nel dire che c'era qualche titubanza legata all'arrivo di Allegri... Non erano dubbi legati alla condotta tecnico-tattica dell'ex allenatore del Milan, il quale non è l'ultimo arrivato, ma ci poteva essere un concreto e anche plausibile appagamento dei giocatori bianconeri, i quali dopo tre anni di vittorie potevano anche abbassare un attimo la guardia... Fine di un ciclo quindi ? Ma che... In Campionato la Juventus sembra ancora più solida e devastante rispetto alla passata stagione. Può sembrare strano, sembra impossibile l'idea di poter arrivare a fare meglio della passata annata dove si sono totalizzati ben 102 punti, eppure la Juventus di Allegri dimostra una compattezza e un gioco a tratti non controllabili dalle difese avversarie. Pogba ormai è il fulcro del gioco juventino, Marchisio davanti la difesa sta conferendo più dinamismo rispetto a Pirlo e anche delle discrete geometrie e poi oltre alla consueta e quasi imbarazzante solidità difensiva c'è un uomo che la fa da padrone... Sembra ancora più assatanato rispetto alla passata stagione. Parliamo naturalmente dell'Apache, Carlitos Tevez
Carlitos Tevez.

Dal punto di vista societario la Juventus, ha operato e continua ad operare in maniera quasi impeccabile. Lo stadio di proprietà in Italia sembrava un miraggio e invece la società di Torino ha fatto da apripista... Speriamo che anche altri team italiani seguano il percorso della Juventus. La Roma e l'Udinese sotto questo punto di vista sembrano le società più avviate e quelle che fanno meno chiacchiere. Speriamo che anche altre squadre importanti si diano una svegliata, visto che la rinascita del calcio italiano non può non passare da una ristrutturazione degli stadi o dagli stadi di proprietà.
Inoltre la Juventus è riuscita a mantenere i suoi talenti migliori: Vidal e Pogba. L'anno prossimo non sarà facile visto che molti club europei stanno bussando alla porta di Agnelli, però già aver saputo saputo resistere quest'estate è stato un ottimo risultato. In più c'è l'aggiunta di Coman, altro gioiellino francese classe '96, che la Juve ha prelevato a parametro zero dal PSG. Altra operazione interessantissima quindi, che si unisce ad altre ben fatte come gli arrivi di Morata, Pereyra e Romulo.
Alla Juventus ora manca solo il definitivo salto di qualità in ambito europeo... Le BIG sembrano ancora lontane, ma una squadra come quella bianconera non può non superare il primo turno di Champions. O meglio, i quarti di finale devono essere l'obiettivo minimo da perseguire in questa nuova stagione europea. Staremo a vedere.

In definitiva si tratta di due società che finalmente sono tornate a dare vigore e importanza al calcio italiano. La Juve è naturalmente più abituata a vincere e a affrontare partite come quella di sabato pomeriggio, ma la Roma ha la fame di vittoria di chi sa che sta compiendo qualcosa di importante, e vuole provarci fino alla fine. Sarà senza dubbio un grande spettacolo. Il Calcio italiano ne aveva bisogno.
So long,
Il Conte


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