Quando c'è il cosiddetto "week end di sosta", il fine settimana sembra essere eterno e durare anche di più di sette giorni e, pur di non restare a digiuno di pallone, il calciofilo più estremo sarebbe disposto ad assistere finanche al "90esimo Minuto" di turno comprendente tutte le azioni salienti della terza categoria moldava (ovviamente senz'offesa...).
Ma fortunatamente, il campionato ritorna in maniera molto prepotente dopo lo stop per le qualificazioni ad Euro 2016 e non vi è la necessità di ricorrere a siffatti artifici. Siamo tutti contenti, io in primis.
Ma fortunatamente, il campionato ritorna in maniera molto prepotente dopo lo stop per le qualificazioni ad Euro 2016 e non vi è la necessità di ricorrere a siffatti artifici. Siamo tutti contenti, io in primis.
Contento perchè adesso il campionato entra realmente nel vivo ed è da questo punto in poi che si cominceranno a notare e a formare i primi equilibri in classifica, i primi allunghi, i primi veri scontri per le zone alte della classifica, perchè i primi due posti sono già prenotati da tempo. Senza dimenticare che nelle zone basse della classifica è già bagarre totale e vi è un più incertezza che mai, dal momento che Cesena ed Empoli hanno dimostrato di non essere affatte delle squadre "cuscinetto". Dopo ciò, vengo alla sostanza dell'articolo: l'operato delle due squadre di Milano fino ad ora e quale dovranno essere le legittime aspettative a partire sin da questo turno di campionato.
Ebbene, Milan ed Inter non hanno cominciato proprio alla grande questa stagione: tuttavia, i rossoneri si trovano in una situazione molto più serena rispetto ai cugini nerazzurri. Sì, perchè Inzaghi ha posto delle fondamenta tecniche che pian piano stanno diventando sempre più solide e soprattutto perchè sta cercando di creare un'identità di squadra che è andata perduta con l'addio di quel gruppo di senatori formato da Nesta, Seedorf, Gattuso, Zambrotta e proprio da Superpippo. Anche se non è tutto oro quello che luccica, i problemi in difesa ci sono e sono anche tanti e sono da risolvere le grane De Sciglio, Torres ed El Shaarawy: i primi stanno ancora tradendo le aspettative, il Faraone invece ha dichiarato ultimamente di non aver accettato la "bocciatura" in panchina per scelta tecnica. Anche se di questo, sono convinto, non bisogna preoccuparsi poichè il reparto tecnico dell'italo-egiziano è sconfinato e questa "rabbia" agonistica è pronta a venir fuori tutta insieme nel migliore dei modi. Contro il Verona l'occasione sarà ghiotta per i rossoneri per dimostrare effettivamente di essere ritornati.
Situazione Inter: lo ammetto, finora è stata la squadra che ha reso di meno insieme al Napoli. Mazzarri ha avuto tutti i giocatori ideali per il suo credo tattico e nonostante tutto si trova a 6 punti di distanza da se stesso rispetto all'anno scorso. Molto probabilmente, il tecnico livornese sta avendo difficoltà a far apprendere a perfezione i movimenti del suo 3-5-2 a un gruppo di giocatori completamente nuovo e non escludo che anche la perdita contemporanea di giocatori come Cambiasso, Samuel, Milito e soprattutto capitan Zanetti abbia influito sull'affiatamento di uno spogliatoio privo di quei veri punti di riferimento, quei leader che prendono il club per mano e lo trascinano con carisma personale e tecnico. Domenica sera Mazzarri affronterà il club che ha reso, e lo ha reso, più di una semplice realtà nazionale e sarà per lui una partita cruciale che potrebbe rilanciare la squadra o far scricchiolare ancor di più la sua panchina dopo la sonora sconfitta rimediata al Franchi contro la Fiorentina
Comunque vada, riparte la Serie A. Buon campionato a tutti!
Alessandro Alberto Di Porzio

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