La serie A ormai sta delineando perfettamente la sua fisionomia, con Juve e Roma a dettare legge, sorprese come Udinese e Sampdoria a tallonare le prime della classe con vigore e entusiasmo e squadre come Milan, Napoli, Inter e Fiorentina che non riescono ad ingranare come dovrebbero.Indubbiamente una lode particolare va all'Udinese di Stramaccioni e alla Samp di Mihajilovic che con un inizio super si sono portare a ridosso di Juve e Roma, convincendo e proponendo un'ottima idea di calcio. La squadra di Pozzo guidata dall'eterno Di Natale si è sbarazzata del Parma e la Sampdoria con una punizione fortunosa di Manolo Gabbiadini è riuscita a portare a casa i tre punti, in quello che è probabilmente il derby più caldo di tutta la serie A.
Al di là delle esternazioni del presidente Ferrero, decisamente fuori luogo in alcune circostanze, la Samp sta dimostrando un'ottima solidità unita ad una grande qualità in attacco grazi ai vari Okaka, Gabbiadini e Eder.
Ad Udine la storia è sempre la stessa da circa un paio di stagioni a questa parte: tutti si aspettano l'inesorabile pensionamento di sua maestà Totò e invece puntualmente il buon Di Natale smentisce tutti. Ora guida anche la classifica dei cannonieri insieme a Cassano, Tevez e Osvaldo, tutti a quota 4 reti in campionato. Complimenti anche a Stramaccioni, che dopo le critiche che gli sono piovute addosso durante la sua esperienza nerazzurra, adesso si sta togliendo qualche sassolino dalla scarpa.
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| Totò Di Natale, eterno fuoriclasse dell'Udinese. |
Nella corsa al terzo posto rientra prepotentemente in scena il Napoli che a Reggio Emilia capitalizza i suoi lenti progressi con una vittoria firmata Callejon che consente a Benitez di poter tornare a lavorare con un minimo di calma.
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| Classifica Serie A |
Rimane deficitario il ruolino della Fiorentina con Montella costretto a reinventarsi l'attacco per le assenze di Rossi e Gomez. Babacar arpiona il pari a Torino per muovere una classifica modesta, lontano dalle ambizioni di partenza.
Ma e' il sacco del Meazza che fa rumore nelle gare pomeridiane: l'Inter, troppo presto definita la prima delle squadre 'normali', crolla miseramente di fronte al Cagliari fanalino di coda, quando gia' si parlava per Zeman di panchina traballante. Un gol subito in quattro gare, quattro in un tempo per l'Inter che torna sulla terra per la rabbia di Mazzarri: Ibarbo fa il funambolo nella meta' campo per le scorribande di Sau e Cossu, ma a fare la differenza e' Ekdal, svedese scuola Juve, 5 gol in 159 gare di serie A. In un tempo ne segna tre facendo impazzire la lenta difesa nerazzurra presto in dieci per l'espulsione di Nagatomo. E' la 'bomba' del campionato che deflagra inaspettata.
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| Albin Ekdal, inaspettato protagonista del pomeriggio milanese. |
Uno scialbo Milan infine pareggia in casa del Cesena, mostrando una preoccupante involuzione rispetto alle scorse uscite ufficiali. Ci sarà da lavorare per il buon Pippo Inzaghi, il quale deve registrare necessariamente una difesa che mostra troppi svarioni e soprattutto dovrà cercare di dare un minimo di continuità ai suoi ragazzi. Complimenti al Cesena, squadra costruita da ottimi elementi giovani e veterani, che darà filo da torcere a tutte le compagini di serie A
La Lazio conquista tre punti fondamentali contro un ottimo Palermo, il quale durante il primo tempo è stato molto sfortunato. Clamorosa la tripletta di Djodjervic, il quale ha messo a soqquadro la difesa rosanero esprimendo grandi qualità sia tecniche che fisiche. Klose avrà seri grattacapi nel conquistarsi il posto da titolare...
So Long,
Il Conte
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