E' dai Mondiali di Francia '98 che l'Italia non riesce a vincere la seconda partita del Mondiale, ed anche questa volta gli Azzurri non sono riusciti a conquistare i tre punti nel secondo turno del girone di qualificazione.
A Recife, la Nazionale ha perso contro la Costa Rica con il punteggio di 1-0 (gol di Ruiz) mettendo seriamente a rischio la qualificazione agli ottavi, che verrà decisa nello scontro decisivo tra gli Azzurri e la Celeste il 24 giugno. Mentre, con questa vittoria, la Costa Rica ipoteca il passaggio del turno ed elimina l'Inghilterra dal Mondiale prima ancora di affrontarla, trasformando il prossimo match in una formalità necessaria per consolidare il primato nel girone.
PIU' DIFFICILE DEL PREVISTO - Il match si svolge rispettando tutti i piani tecnico-tattici della vigilia: Costa Rica schierata con un 5-4-1 difensivista con una squadra dal baricentro molto alto, un centrocampo folto che ha il compito di pressare, rompere la manovra avversaria e far ripartire la squadra in contropiede. L'Italia, invece, scende in campo con il suo 4-1-4-1 e basa il proprio gioco sulle verticalizzazioni, sul giro palla, sulle incursioni degli esterni di centrocampo e i movimenti della sua unica punta.
Sin dall'inizio si capisce che i Ticos non sono da sottovalutare, infatti la difesa è subito impegnata: prima Barzagli blocca Bolanos al momento del tiro, poi Buffon è costretto ad intervenire di pugno su un calcio d'angolo regalato da Marchisio. La partita prosegue sempre sullo stesso canovaccio e il modulo di gioco utilizzato dal coach Pinto ingabbia gli azzurri, ma nonostante ciò, sui piedi di Balotelli arrivano le occasioni più importanti per passare in vantaggio: la prima è uno sbilenco pallonetto effettuato dopo un decifitario controllo di palla su lancio di Pirlo a scavalcare i tre difensori centrali; la seconda (perdonabile) è un tiro potente, ma centrale, che viene respinto da Navas.
L'Italia sembra poter prendere in mano il controllo della partita, ma è sempre la Costa Rica a rendersi pericolosa con Bolanos e Ruiz che impegnano il portierone azzurro. Al 43' Chiellini (prestazione opaca per lui) sbaglia un facile retropassaggio e, l'attaccante centroamericano, Campbell cerca di approfittarne, ma viene fermato in maniera brusca dallo stesso difensore azzurro. I costaricensi protestano per il rigore non concesso, ma in meno di un minuto le urla di protesta si trasformano in urla di gioia: cross di Diaz per Ruiz, Chiellini ritarda nella marcatura ed il trequartista del Costa Rica realizza di testa il gol del vantaggio.
Nella ripresa Prandelli cerca di dare una smossa e sostituisce Motta, Candreva e Marchisio, che hanno disputato una gara insufficiente, ed introduce Cassano, Insigne e Cerci con lo scopo di creare più imprevedibilità ad un reparto offensivo povero ed inesistente fino al quel momento.
La situazione non cambia, anzi sembra peggiorare in quanto gli azzurri sembrano ancor di più sulle gambe ed i cambi non riescono a dare il giusto apporto. Le uniche occasioni azzurre degne di nota provengono da due tiri dalla distanza di Darmian e Pirlo (su calcio piazzato) sui quali Navas si fa trovare pronto mostrando una grande prontezza di riflessi. Alla metà della ripresa arrivano addirittura gli "olè" avversari e la Nazionale issa bandiera bianca.
PUNTO E A CAPO - L'Italia vista oggi non assomiglia nemmeno lontanamente alla squadra sicura e convincente ammirata contro l'Inghilterra. Gli Azzurri non sono mai stati capaci di mantenere saldamente il controllo del gioco, hanno mostrato un possesso palla sterile fine a se stesso e non sono riusciti mai a costruire un'azione offensiva che potesse mettere davvero in difficoltà la lenta difesa avversaria.
Inoltre, la squadra allenata da Prandelli ha mostrato una condizione fisica non ottimale (simile a quella mostrata contro Lussemburgo ed Eire nelle amichevoli pre-mondiale) ed ha subito molto la rapidità dell'attaccante Campbell e delle insidiose mezz'ali costaricensi. Il tutto è associato alle prestazioni opache di alcuni titolari e del mancato apporto dei cambi: insufficiente le prestazioni di Chiellini, colpevole sul gol, e di Thiago Motta, statico e maldestro in fase di costruzione; Balotelli apatico; Cassano e Insigne non pervenuti. Buffon e Pirlo gli unici a salvarsi.
Insomma, la prestazione odierna della Nazionale è stata fallimentare al cospetto di una Costa Rica ordinata e cattiva al punto giusto. L'inserimento di Motta al posto di Verratti non ha portato i frutti sperati, anzi si è dimostrato dannoso ai fini del gioco tanto desiderato dal cittì azzurro; mentre Candreva e Marchisio sono giocatori di quantità e di movimento che non riescono a innalzare il tasso tecnico dell'Italia in attacco.
Attacco che non può dipendere dalle prestazioni troppo altalenanti di un Balotelli capace di grandissimi colpi, ma troppo incostante a causa del suo atteggiamento.
Adesso più che mai, è tempo di cambiare, dato che al varco ci sono degli uruguaiani più agguerriti che mai.
ODIPOO

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