mercoledì 30 luglio 2014

Nibali unicamente perfetto e "imbattibile"


Vincenzo Nibali arrivo ai Champs Elysées
Sedici anni dopo Marco Pantani, ecco Vincenzo Nibali, il settimo italiano re del Tour de France (Bottecchia, Bartali, Coppi, Nencini, Gimondi), ma l'unico ad aver vinto con la maglia tricolore sul petto.
La passerella dei Champs Elysées a Parigi è emozionante (vince allo sprint Kittel), poi la lunga premiazione, mille volte immaginata da Vincenzo "lo Squalo" dello stretto di Messina, non ancora 30enne è uno dei pochi ad aver vinto tutti e tre i grandi giri (Giro d'Italia 2013, Vuelta d'Espana 2010), raggiungendo negli dei dell'Olimpo Merckx, Gimondi, Hinault, Anquetil e Contador. 

Contador e Froome, i suoi grandi rivali per questo Tour de France, ritirati per incidente nelle prime tappe, prima delle grandi montagne (Nibali mai caduto e forse più attento), alle sue spalle salgono sul podio i francesi Peraud e Pinot, lontanissimi in classifica generale anni luce, come lo spagnolo Valverde, finito quarto.

E' stato il Tour perfetto con 19 maglie gialle, con 4 vittorie di tappa. Un capolavoro, con la sua Astana, la squadra che lo ha supportato dall'inizio alla fine sia in pianura che in salita, con il magnifico apporto di Kangert, Fulgsang e del mai domo Scarponi, appena c'era una salita li staccava tutti di ruota, oggi scatto era una rasoliata!
Alcune parole del campione messinese:
«L'emozione è forte, magari non riesco ad esternarla però dentro di me ho dovuto prendere tante volte il respiro - confessa dopo la premiazione e dopo le lacrime alle note dell'inno di Mameli -. È qualcosa di speciale, irripetibile. Ho vinto il Tour, finalmente è finito e anche io posso recuperare le energie perché sono veramente stanco».
Parole anche per la sua famiglia «Senza di loro non sarei mai riuscito a vincere». Quei genitori che lo lasciarono partire a 15 anni per la Toscana, per dargli l’occasione di diventare campione. È stato così.
«È stata una grande fatica, non è facile arrivare fino alla fine con la maglia presa al secondo giorno - sottolinea -. Ora mi riposerò per poi ripartire da zero con nuovi obiettivi. Il Mondiale? Perchè no».
Prossimo traguardo potrebbe essere il Mondiale in Spagna a settembre anche se il tracciato non è perfetto per le sue caratteristiche, ma il ct Cassani ci pensa.


Tifoso impenna al fianco di Nibali










FINALMENTE A PARIGI

Una gioia a lungo soffocata, per scaramanzia e anche per pudore, fino alla linea del traguardo dei Champs Elysées, cosi, arriva il momento delle lacrime, dell'abbraccio all'amata Rachele e alla piccola Emma, dei ringraziamenti ai compagni di squadra, delle foto con i suoi "CanNibali".
Finalmente può esprimere tutta la propria soddisfazione, quella di un ciclista che ha appena conquistato la perla più preziosa del mondo del pedale.
Lo Squalo non lascia nulla al caso, neanche sul podio di Parigi, legge un messaggio scritto alla vigilia, per non lasciarsi tradire dall'emozione di fronte a milioni di telespettatori e alle migliaia di tifosi presenti ai piedi del podio, questo è il suo comunicato:
"Nei giorni scorsi, quando mi hanno chiesto quale fosse stato il mio momento più bello al Tour, avevo già anticipato che nessuna gioia per una vittoria poteva essere paragonata a quello che si prova su questo podio, sugli Champs-Elysées - dice Nibali con l'Arco di Trionfo alle sue spalle - ora che mi trovo qui, sul gradino più alto, devo dire che è ancora più bello di quanto potessi immaginare. Ho costruito il successo giorno dopo giorno, partendo da lontano, dalla preparazione iniziata in inverno, quando ho deciso con la squadra che questo sarebbe stato il nostro obiettivo".
"Può sembrare scontato ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato a raggiungerlo ma, quando conquisti un obiettivo così grande, non sei mai da solo, te ne accorgi strada facendo - ammette la Maglia Gialla, non senza tradire la propria commozione - compagni eccezionali, tutti, anche quelli che non erano con me qui in Francia, direttori sportivi tra i migliori al mondo come Martinelli. Ringrazio Vinokourov per avermi voluto all'Astana, il mio massaggiatore e tutto il mio staff, oltre ovviamente alla mia famiglia: se non avessi accanto la mia Rachele e la mia bimba Emma, e non avessi avuto il sostegno dei miei genitori fin dalle prime pedalate, non so se sarei qui oggi. Un'emozione così forte penso di averla provata poche volte nella vita, perciò dico: merci a' vous, merci a' tous le Françaises et merci a' tout le monde".

EMOZIONI NELLA SUA MESSINA

Tutta la città è euforica nell'aver visto il suo campione stravincere il tour con 19 maglie gialle, senza aver mai rischiato di cadere e di perdere il giro di francia.
Il campione messinese ha incentrato tutta la sua prepazione di quest'anno su questa corsa a tappe, infatti, la settimana prima ha conquistato anche il titolo di campione italiano e alla seconda tappa del Tour stacca tutti in un falsopiano e va a vincere lasciando mangiare agli altri la polvere delle sue ruote.
La famiglia e la città lo aspettano a braccia aperte per festeggiarlo, con alcune aneddoti raccontati dal padre, come da ragazzino cadeva sempre dalla bici,
<se cadi ancora mi farò sentire. Poi è caduto anche il giorno dopo ed è scappato a casa per non farsi trovare da me. Io ridevo e non gli ho detto niente; lui invece era andato dalla mamma 'nero', da quel giorno è cresciuto sanissmo.>
Nibali su pavè la tappa della svolta
TIFO E ALCUNE INTERVISTE
Peter Van Petegem
, ex re di Fiandre e Roubaix regala una riflessione non banale: "La vera svolta del Tour è stata la tappa del pavé. Io l'avevo provato con lui, gli avevo dato dei consigli, ma è andato oltre le attese. È lì che ha scoraggiato i rivali. Avranno pensato, se Nibali è così forte su un terreno che non è il suo, come facciamo a staccarlo in salita?"

Vincenzo, che fra l'altro è stato invitato dalla Ferrari a vedere il GP d'Italia a Monza, si dovrà abituare e continuerà a essere la maglia gialla della porta accanto, quanto prima andrà ad incontrare anche Napolitano.

CLASSIFICA GENERALE
1. Vincenzo Nibali (Ita, Astana)  in 89h59'06"

2. Jean Christophe Peraud (Fra, AG2R)          7'37"
3. Thibaut Pinot (Fra, FDJ)                              8'15"
4. Alejandro Valverde (Spa, Movistar)            9'40"
5. Tejay Van Garderen (Usa)                          11'24"
6. Romain Bardet (Fra)                                  11'26"
7. Leopold Konig (R.Cec.)                            14'32"
8. Haimar Zubeldia (Spa)                              17'57"
9. Laurens Ten Dam (Ned) a                         18'11"
10. Bauke Mollema (Ola)                              21'15"
11. Pierre Rolland (Fra)                                 23'07"
12. Frank Schleck (Lus)                                 25'48"
13. Jurgen Van den Broeck (Ola)                   34'01"
23. Richie Porte (Aus)                                1h01'08"
29. Tony Gallopin (Fra)                              1h29'24"
37. Giovanni Visconti (Ita)                         1h56'28"
49. Michele Scarponi (Ita)                          2h31'40"
52. Alessandro De Marchi (Ita)                  2h34'54" (più combattente del tour)

PEGASUS


martedì 29 luglio 2014

Una città: "Siena" senza Sport

SIENA, 9 LUG - Il tribunale fallimentare di Siena ha dichiarato il fallimento della società Mens Sana basket. Il provvedimento è stato depositato oggi in cancelleria dopo la camera di consiglio svolta dai giudici venerdì scorso. A presentare l'istanza di fallimento la procura di Siena dopo aver aperto un'inchiesta per bancarotta della società.

Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
LA REPLICA DI MINUCCI - Una lettera per rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento della società di basket.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
Una svolta, conclude, che è avvenuta prima "delle perquisizioni e dei sequestri del dicembre 2012" alla società di basket.
- See more at: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/Articoli/Basket-fallita-la-Mens-Sana-Siena-3f8483eb-3200-4755-8c8a-c3785e0ac304.html?refresh_ce#sthash.P7yK6Uiq.dpuf
Un secolo di storia cancellato, in un sol colpo, in pochi giorni.
La città è stata svuotata dello sport professionistico, la situazione era disperata da 2-3 anni con pagamenti di iscrizione in extremis, ritardi nei pagamenti degli stipendi, ma adesso la mancata iscrizione del Siena Calcio al campionato di Serie B ha sancito definitivamente la fine di un decennio vissuto ad ottimi livelli da una piccola città arrivata a competere con colossi italiani ed europei.
La doccia fredda è stata davvero brutale, prima il fallimento della Mens Sana Basket, vincitrice di otto scudetti (sette consecutivi) negli ultimi 10 anni, 5 Coppa Italia, 7 Supercoppa Italiana, 4 partecipazione alle Final Four di Euroleague, praticamente ha scritto gli ultimi 10 anni della storia del Basket Italiano e  poi la corsa contro il tempo per salvare il Siena calcio che si è conclusa senza il lieto fine.

Tomas Ress capitano e uomo simbolo della MensSana Basket vincitore di tutti gli scudetti

LO SPORT SPECCHIO DI UNA CRISI DELLA CITTA'Sembra impossibile, eppure lo sport senese ha fatto crac suo malgrado è coinvolto in una crisi di più ampio respiro che ha investito tutta la città minando le fondamenta di istituzioni che in passato erano state esempio di eccellenza e modello da seguire.
In pochi anni però, da una parte la crisi economica che ha colpito in toto il main sponsor di tutti gli sport senesi il Monte Dei Paschi di Siena e la sua fondazione, togliendo finanziamenti e investimenti alle società da un giorno all'altro senza lasciare scampo e dall'altra parte falsi in bilancio, operazioni finanziare scriteriate e pessime gestioni amministrative, è crollato tutto.
Quindi in un ottica generale la responsabilità è da attribuire allo sponsor (gestione finanziaria-economica) e alle società (gestione amministrativa-economica), accumulando debiti insostenibili.
Adesso è il momento di guardare al futuro per gettare le basi di una lenta rinascita.


Rosina uomo simbolo degli ultimi 2 anni del Siena Calcio
PUNTO E A CAPO
La Mens Sana ripartirà dalla quarta serie Dnb, con la Polisportiva Mens Sana 1871, ripartirà dalla serie B. Ovvero la “quarta serie”, dopo A1 A2 Gold, e A2 Silver. L’equivalente della C2 del calcio…
Ecco pronta per un bagno di umiltà dopo le vittorie di un decennio e dopo un fallimento epocale, ennesimo specchio dell’implosione di un sistema (un groviglio tutt’altro che armonioso) in cui molti si sono ingrassati. Si parla di debito “indefinito”…
La nuova Siena Basket riparte dunque dal basso e da due conosce del basket senese come Lorenzo Marruganti e Matteo Mecacci rispettivamente Direttore Sportivo e Allenatore, conoscono bene la categoria e sanno già che il campionato per Siena non sarà una passeggiata: “Tutti vorranno vincere contro di noi, saremo presi in giro, come successe alla Fiorentina in C2  al Milan e alla Juve in B… ” dice Marruganti.  E Mecacci aggiunge pure che delle 64 squadre al via, nei vari gironi, solo 3 saliranno in A2 Silver…
Siena ha vissuto anni esaltanti, ha fatto la storia del basket italiano, ha visto giocare campioni assoluti di livello mondiale. Adesso torna nel limbo della pallacanestro di periferia. Piange il cuore, a pensarci. E a pensare alla grinta che i giocatori ci hanno messo anche quest’anno, fino all’ultimo canestro dell’ultima straordinaria partita… Ma è solo l’epilogo amaro di una storia sbagliata. A Siena è successo qualcosa che si può definire una vera e propria “caduta degli dei”. E’ franata la banca più antica del mondo e con essa il sistema che vi si era creato intorno, e la frana ha coinvolto  l’Università, l’ospedale, la politica, il calcio e pure la stellare Mens Sana Basket.
La Siena Calcio ha il tempo che le rema contro deve cercare di formare in tempi brevi una nuova compagine societaria, nella speranza che le istituzioni cittadine non vogliano far scomparire del tutto il calcio a Siena. Sta di fatto che il danno, anche a livello sociale ed aggregativo, è enorme.

A pagare le conseguenze, infatti, saranno perfino le piccole società dilettantesche che grazie alla sinergia con Siena e Mens Sana e all’aiuto di Banca Mps avevano finora garantito una capillare attività sportiva in tutta la provincia, davvero un buco incredibile.

ALTRI FALLIMENTI ECCELLENTI:

PADOVA CALCIO
Purtroppo alla base del caos che ha visto come protagonista il Calcio Padova, ci sono senza ombra di dubbio passaggi economico-politico non chiari che non hanno consentito l’iscrizione alla Lega Pro. Quando sembrava tutto risolto la situazione si è ulteriormente complicata con la decisione dell’ex patron Marcello Cestaro di far saltare la sponsorizzazione della Unicomm (spiegando che i soldi non sarebbero bastati), condizione assolutamente necessaria per dare un po’ di respiro alle casse della società biancoscudata.

Il comunicato di Penocchio: "Basta col calcio malato"
. "Diego Penocchio, Presidente del Calcio Padova, comunica che, venuto meno all’ultimo istante l’apporto promesso da potenziali finanziatori e nonostante lo sforzo finanziario della Presidenza, la prima squadra non è stata iscritta al campionato di Lega Pro. Ciò nondimeno la società Calcio Padova, consapevole del suo nome glorioso, per salvaguardare il patrimonio del settore giovanile provvederà a far sì che tale patrimonio non vada disperso e pertanto, almeno per il momento, proseguirà l’attività sportiva concentrandosi sul settore giovanile.


BENETTON TREVISO E FORTITUDO BOLOGNA NEL BASKET
Non giocano più in A le ultime due che avevano vinto prima di Siena: cinque scudetti la Benetton Treviso, fra 1992 e 2006, due la Fortitudo Bologna (2000 e 2005), oggi confinate a un'oscura quarta serie.

La Benetton era un club guida del movimento, finché padron Gilberto non annunciò, nel febbraio 2011, di volersi fermare lì. Pose il termine all'estate 2012, per favorire una successione, sul posto si prodigarono vecchie glorie e nuovi imprenditori, ma più dell'odierna Dnb (la quarta serie) non s'è per ora ottenuto. In Dnb sta pure la Fortitudo, con un pubblico così fedele da assieparne spesso quattromila alle sue piccole partite. Salutato nel 2006 il magnate Giorgio Seragnoli, la Effe retrocesse nel 2009, non fu iscritta alla LegaDue per debiti e ripiegò sulla A Dilettanti, che pure vinse, nel 2010. Inutilmente, perché prevalse ancora il rosso nei conti e, il 14 luglio 2012, s'arrivò alla radiazione. Fallita pure in tribunale, oggi una Fortitudo 103 riscopre quanto sia impervia la strada del paradiso.

Il basket brucia cassa e poca ne genera, gli sponsor stentano, la vacca dei diritti tv che tiene in vita il calcio è qui una povera bestia macilenta. A Siena, il Monte dà e il Monte toglie. A Treviso dice basta la Famiglia (Benetton) e quindi la doccia è davvero gelata per uno sport, cosi, entusiasmante e ricco di grande tradizione.

IL COMUNICATO DEL CLUB  SIENA CALCIO “Nonostante i molteplici, assidui tentativi svolti al fine di procurare l’iscrizione della squadra alla nuova stagione calcistica, non è stato possibile conseguire detto obiettivo, sebbene molteplici siano stati gli sforzi profusi e le aspettative riposte nelle plurime trattative intercorse con i soggetti dichiaratisi potenzialmente interessati al subentro nell’assetto proprietario della Società”, si legge in uno stralcio del comunicato stampa emesso dall’ultracentenario club bianconero. Se per la Mens Sana, dopo l’indagine che ha portato all’arresto dell’ex presidente Ferdinando Minucci per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, il fallimento era ormai scontato, per il Siena Calcio i tifosi hanno sperato fino in fondo nel salvataggio.
Venerdì scorso sembrava tutto fatto per il passaggio di proprietà a favore di un fondo svizzero
"Limpida Suisse SAGL": i versamenti per il pagamento degli stipendi dei tesserati e la fideiussione richiesta per l’iscrizione però non sono mai arrivati.


SIENA, 9 LUG - Il tribunale fallimentare di Siena ha dichiarato il fallimento della società Mens Sana basket. Il provvedimento è stato depositato oggi in cancelleria dopo la camera di consiglio svolta dai giudici venerdì scorso. A presentare l'istanza di fallimento la procura di Siena dopo aver aperto un'inchiesta per bancarotta della società.

Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
LA REPLICA DI MINUCCI - Una lettera per rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento della società di basket.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
Una svolta, conclude, che è avvenuta prima "delle perquisizioni e dei sequestri del dicembre 2012" alla società di basket.
- See more at: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/Articoli/Basket-fallita-la-Mens-Sana-Siena-3f8483eb-3200-4755-8c8a-c3785e0ac304.html?refresh_ce#sthash.P7yK6Uiq.dpuf
SIENA, 9 LUG - Il tribunale fallimentare di Siena ha dichiarato il fallimento della società Mens Sana basket. Il provvedimento è stato depositato oggi in cancelleria dopo la camera di consiglio svolta dai giudici venerdì scorso. A presentare l'istanza di fallimento la procura di Siena dopo aver aperto un'inchiesta per bancarotta della società.

Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
LA REPLICA DI MINUCCI - Una lettera per rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento della società di basket.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
Una svolta, conclude, che è avvenuta prima "delle perquisizioni e dei sequestri del dicembre 2012" alla società di basket.
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COMUNICATO DI MINUCCI SULLA VICENDA MENS SANA BASKET
Una lettera per rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento della società di basket.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".

PEGASUS
SIENA, 9 LUG - Il tribunale fallimentare di Siena ha dichiarato il fallimento della società Mens Sana basket. Il provvedimento è stato depositato oggi in cancelleria dopo la camera di consiglio svolta dai giudici venerdì scorso. A presentare l'istanza di fallimento la procura di Siena dopo aver aperto un'inchiesta per bancarotta della società.

Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
LA REPLICA DI MINUCCI - Una lettera per rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento della società di basket.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
Una svolta, conclude, che è avvenuta prima "delle perquisizioni e dei sequestri del dicembre 2012" alla società di basket.
- See more at: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/Articoli/Basket-fallita-la-Mens-Sana-Siena-3f8483eb-3200-4755-8c8a-c3785e0ac304.html?refresh_ce#sthash.P7yK6Uiq.dpuf

SIENA, 9 LUG - Il tribunale fallimentare di Siena ha dichiarato il fallimento della società Mens Sana basket. Il provvedimento è stato depositato oggi in cancelleria dopo la camera di consiglio svolta dai giudici venerdì scorso. A presentare l'istanza di fallimento la procura di Siena dopo aver aperto un'inchiesta per bancarotta della società.

Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
LA REPLICA DI MINUCCI - Una lettera per rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento della società di basket.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
Una svolta, conclude, che è avvenuta prima "delle perquisizioni e dei sequestri del dicembre 2012" alla società di basket.
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SIENA, 9 LUG - Il tribunale fallimentare di Siena ha dichiarato il fallimento della società Mens Sana basket. Il provvedimento è stato depositato oggi in cancelleria dopo la camera di consiglio svolta dai giudici venerdì scorso. A presentare l'istanza di fallimento la procura di Siena dopo aver aperto un'inchiesta per bancarotta della società.

Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
LA REPLICA DI MINUCCI - Una lettera per rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento della società di basket.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
Una svolta, conclude, che è avvenuta prima "delle perquisizioni e dei sequestri del dicembre 2012" alla società di basket.
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lunedì 28 luglio 2014

Alonso: “Sarebbero bastati un paio di giri” Ricciardo: "Festeggio di brutto" Rosberg: "Sono incavolato"

Gp di Ungheria promette tante sorprese e spettacolo, ma soprattutto gli ultimi 10 stupendi giri finali. Protagonista assoluto Daniel Ricciardo che conquista la seconda vittoria in carriera e stagionale (gara più bella della sua carriera) unico e solo ad aver interrotto il dominio di Vittorie Mercedes. lo spagnolo ha concretizzato al meglio una gara, avendo gomme più fresche perchè con una strategia diversa negli ultimi giru riesce a passare due “clienti difficili” come Hamilton e Alonso, con due sorpassi magnifici come dimostrato anche in altre occasioni. Alonso, in questa corsa ha dimostrato con condizioni di pista variabili di essere un “lottatore”, hanno adottato una tattica diversa, con gomme pressoché finite, ha resistito a tutti gli attacchi sferrati da Hamilton, ma a 3 giri dalla fine ha ceduto a quelli di Ricciardo
Alonso: “Sarebbero bastati un paio di giri”.
Alle loro spalle di piazzano Rosberg, Massa, Raikkonen e Vettel.

Daniel Ricciardo festeggia la Vittoria

Il gran premio inizia, non piove, ma tutti i piloti si schierano con le gomme intermedie, visto che l'asfalto è ancora pesantemente bagnato.
La partenza vede Rosberg far slittare le gomme e non scatta benissimo, ma Vettel non riesce ad approfittarne, anzi viene beffato da Bottas e alla curva successiva subisce anche il sorpasso di Alonso che però riperde in pochissimo tempo ai danni di Sebastian.



Partenza GP Ungheria Rosberg è già passato
Perde posizioni invece Ricciardo, 6°, superato da Button. Nelle retrovie risale Raikkonen risale dalla 17esima posizione, mentre Hamilton, partito dai box, va subito in testacoda - a causa dei freni freddi - sbattendo leggermente contro il guard rail e danneggiando minimamente l'alettone anteriore.

Al giro numero 8 Ericsson perde il controllo della sua Caterham e colpisce violentemente le barriere, cosi, fa il suo ingresso in pista la Safety Car, e altrettanto istantaneo l'ingresso dei piloti in pit-lane per montare le gomme slick soft. Tutti dentro, tranne Rosberg, Bottas, Vettel e Alonso, che passano sul traguardo prima della vettura di sicurezza. Costretti quindi a fare un giro in più per arrivare al cambio gomme, perdono il vantaggio accumulato e Ricciardo ringrazia e passa così al comando.
Alonso si ritrova 8° dietro a Vettel. Intanto finisce al muro anche Grosjean.

Si riparte ma è una ripartenza caotica, dove Ricciardo prende il largo a suon di giri veloci, l'azzardo di Button che aveva montato ancora rain non paga e rientra ai box. Alle spalle della Red Bull di Daniel c'è Massa, incalzato da Alonso, che ha rimontato la classifica con ottimi sorpassi, ma complice la velocità della Williams non riesce a superare il brasiliano.
Rosberg
è 5°, ma in difficoltà con i freni posteriori che fumano. Nico viene passato dalla Toro Rosso di Vergne, ma resta in lotta serrata con Vettel e Hamilton. che in pochi giri supera tutti e si ritrova negli scarichi del tedesco.


Al giro 23 di nuovo Safety Car, Perez perde il controllo della sua Force India e all'ultima curva a va a sbattere contro il muretto box, rientrano al pit Ricciardo e Massa subito ai box per montare con gomme nuove. Succede un evento raro in questo mondiale Alonso si ritrova al comando della corsa, davanti a Vergne e Rosberg. Resta invece in quarta piazza Vettel, che deve vedersela con Hamilton e Ricciardo alle sue spalle. Raikkonen tomo tomo  è risalito fino alla nona piazza, con un buon passo e con sorpassi. Mentre Button è sceso fino alla 12.ma posizione, seguito da Bottas e Magnussen.

Rosberg costretto al 2° pit-stop che avviene mentre Vettel affronta l'ultima curva, ma va largo sul cordolo umido e finisce in testacoda sul rettilineo! Un brivido, un numero pazzesco, con la monoposto che sfiora con la posteriore destra il muretto box, ma si rimette dritta. Un jolly, un colpo di volante e uno di fortuna, che permetteno a Seb di rientrare in pista, ma lo costringono al cambio gomme per l'eccessivo "spiattellamento" durante la manovra. Ne approfitta Hamilton, che attacca Vergne e si prende la seconda piazza con l'ennesimo sorpasso fantastico. Poco dopo risale anche Ricciardo, che si porta in terza piazza, davanti a Massa e Raikkonen, 5°. Alonso  si ferma al giro 39 monta gomme slick e gli dicono che può terminare la gara senza più fermarsi, lasciando così la leadership del GP proprio ad Hamilton, che però al passaggio dopo si ferma per il suo pit-stop, ritornando dietro allo spagnolo.

I problemi tecnici non colpiscono solo le Mercedes, ma al giro 43 ecco la Red Bull di Riccardo accusa problemi di potenza di motore, che rallenta, ma dal muretto box riescono a risolvere tutto. Raikkonen resiste agli attacchi di Vettel. Si ferma Massa, lasciando nuovamente il 2° posto ad Alonso, che gira più veloce di tutti.
Succede qualcosa di insolito al giro 51 arriva l'ordine di scuderia Mercedes per Lewis, 3°, "fai passare Nico che ti segue". L'inglese non esegue e non sembra aver voglia di rispondere alla radio... l'ingegnere giustifica il tutto perchè sono su due strategie diverse.
Ricciardo si ferma al pit e Alonso torna così nuovamente al comando.

Hamilton a fuoco nelle qualifiche
Il finale è incandescente, Hamilton non lascia strada a Rosberg, che si ferma ai box, rientrando 7° dietro a Raikkonen.
Ricciardo rientrato in pista terzo, inizia a spingere come un osesso.
Rientra anche Bottas, lasciando a Massa e Raikkonen la sfida per il 4° posto. Ma c'è Rosberg che da dietro arriva come un razzo e s'infila, passando entrambi in poche curve.
Ricciardo arriva sui primi due in un batti baleno, Hamilton prova ad attaccare Alonso, ma si difende, ma lo spagnolo della Red Bull, attacca alla curva 2 e 3 Hamilton e lo riesce a superare. Manca solo il sorpasso alla Ferrari che avviene sul rettilineo. E' il sorpasso che vale la vittoria! Dimostrando una lucidità e una freddezza davvero da gran pilota e una qualità di sorpasso invidiabile.
Dietro Alonso continua a combattere come un "guerriero", resiste agli attacchi di Hamilton che a sua volta all'ultimo giro risponde ad un attacco di Rosberg e il britannico l'ho accompagna fuori pista.

Nel mondiale Nico resta comunque al comando con 202 punti, perdendo pochi punti da Hamilton (partito ultimo, grande rimonta) e la Ferrari recupera punti in chiave costruttori rispetto alla Williams.

Situazione non chiara all'interno della Mercedes per gli ordini di scuderia, che dichiarazioni di Toto Wolff non devono interferire con la lotta al titolo dei suoi due piloti.

GARA
1
Ricciardo, DanielRed Bull Racing




1:53:05.058
2
Alonso, FernandoFerrari




           5.200
3
Hamilton, LewisMercedes




           5.800
4
Rosberg, NicoMercedes




           6.300
5
Massa, FelipeWilliams




         29.800
6
Raikkonen, KimiFerrari




         31.400
7
Vettel, SebastianRed Bull Racing




         40.900
8
Bottas, ValtteriWilliams




         41.300
9
Vergne, Jean EricToro Rosso




         58.500
10
Button, JensonMcLaren




      1.07.200

CLASSIFICA PILOTI
1
Rosberg, Nico202
punti





2
Hamilton, Lewis191







3
Ricciardo, Daniel131







4
Alonso, Fernando115







5
Bottas, Valtteri  95







6
Vettel, Sebastian  88



CLASSIFICA COSTRUTTORI
1
Mercedes393punti


















2
Red Bull Racing219



















3
Ferrari142



















4
Williams135



















5
Force India  98



















6
McLaren    97

PEGASUS

domenica 27 luglio 2014

Napoli... Cercasi centrocampisti...

Il Napoli e i problemi del centrocampo... Un discorso che va avanti da tempo e che non riesce a trovare una soluzione definitiva. Palesi i problemi in sede di mercato della società azzurra, che non riesce a sbloccare nessuna trattativa. Questo ritardo non può non destare perplessità e anche un minimo di preoccupazione, visto  il preliminare di andata di Champions League che incombe minaccioso su Rafa e i suoi ragazzi.

Andiamo per gradi. Discorso molto complesso quello della mediana azzurra, che l'anno scorso è stata croce e delizia per Benitez. Inizialmente si è partiti con Inler e Behrami, coppia che assicura intensità e protezione alla retroguardia azzurra, ma che riscontra grossi problemi in fase di palleggio. Behrami, a causa di vari infortuni e di alcune (probabili) divergenze con il suo mister, è stato poi accantonato, per far spazio al bravo e giovane Jorginho. Dzemaili, invece, è stato sempre nell'ombra, facendosi trovare pronto ma ricoprendo un ruolo da onesto comprimario. Con l'innesto dell'italo-brasiliano il centrocampo azzurro è migliorato notevolmente in fase di impostazione, perdendo qualcosina in fase di interdizione. L'ex Verona sembra molto più a suo agio in un centrocampo a tre, dove può ricoprire sia il ruolo di mezz'ala sia il ruolo di regista classico alla Pirlo. Benitez pare che, in questo ritiro, stia provando anche un centrocampo a tre, che assicurerebbe maggior protezione e eviterebbe di subire inutili contropiedi che tanti punti hanno tolto alla squadra partenopea. In più si eviterebbe di sfiancare i due esterni offensivi, con ripiegamenti di 50 metri che tolgono lucidità e freschezza ai vari Mertens, Insigne e Callejon.  

Per quel che concerne il mercato dei centrocampisti si sono fatti tanti nomi, alcuni anche interessanti come quelli di Mascherano e Kramer. Il primo non arriverà, per il secondo invece sembra si sia riaperta una pista, si parla di circa 13 MLN di euro. Bigon oggi è volato in Germania, per monitorare da vicino la situazione legata a Kramer e sondare il terreno per una eventuale cessione di Behrami all'Amburgo.

Christoph Kramer, probabile arrivo.

L'identikit del centrocampista che arriverà sembra molto chiaro però: dovrà essere di buona stazza fisica, con buone doti di interdizione e di impostazione. 

A questo proposito Mario Suarez e Lucas Leiva potrebbero dare un buon contributo al centrocampo del Napoli, ma di sicuro non alzerebbero l'asticella della mediana del Napoli, che rimarrebbe inferiore a quello della Juventus e della Roma. Quello che serve a Napoli è almeno un centrocampista di caratura internazionale, uno che sia in grado di fare la differenza e di trasmettere carisma ai propri compagni.

A questo proposito sarebbe un ottimo acquisto John Obi Mikel, centrocampista nigeriano che milita con il Chelsea. Mediano duttile, dal grande piede e dall'ottimo fisico, Mikel ha la giusta esperienza e quella personalità che servirebbe al Napoli per fare il salto di qualità lì in mezzo. Il costo del cartellino non è eccessivo, quello che frenerebbe un eventuale trattativa è l'ingaggio del nigeriano, per il momento fuori dagli standard partenopei.

Anche Fernando, ex del Porto, sarebbe potuto essere un arrivo importante. Il brasiliano però è sbarcato a Manchester, sponda City. Interessante anche il profilo di De Guzman, Olandese già apprezzato nel doppio confronto della passata stagione contro i gallesi dello Swansea. 

Considerata la sicura partenza di Dzemaili e anche quella di Behrami(oggi quest'ultimo ha lasciato l'allenamento, contrariato dopo una discussione con Benitez) al Napoli servono due centrocampisti. Dovranno essere due arrivi in grado di far compiere un passo in avanti importante alla mediana azzurra, e almeno uno tra questi due, per come la vedo io, dovrà essere un top player. 

Staremo a vedere. L'importate è concludere quanto prima il primo innesto. Il preliminare di ChampionsLeague è alle porte e una buona fetta di stagione il Napoli se la giocherà proprio in questo doppio confronto europeo. 

Non è tempo per tergiversare, urge un colpo importante.

So Long,
Il conte

sabato 26 luglio 2014

Focus sul mercato di Basket Serie A

Dopo l'ultimo articolo, in cui viene presentato il calendario della prossima stagione di Serie A e alcune riflessioni sui match clou e sugli acquisti delle squadre favorite.
Qui c'è l'elenco completo di tutti gli acquisti squadra per squadra nel dettaglio.

Banco Sardegna Sassari.
Acquisti importanti, però ricordiamo che i cugini Drake e Travis Diener, non fanno più parte del roster, il primo miglior realizzatore della Lega e l'altro playmaker di grande spessore.
Rakim Sanders (ala, Usa, da Bamberg), Jeremy Dyson (guardia, da Brindisi), Edgar Sosa (guardia, da Ulm), Miroslav Todic (ala/pivot, da Brindisi), David Logan (guardia, da Alba Berlino), Jeff Brooks (ala, da Caserta)

EA7 Olimpia Milano
.
Jerrells e Langford, grandi protagonisti della finale scudetto vinta, entrambi sbarcano in Russia e lasciano Milano.
Linas Kleiza (ala, da Fenerbahce), Joe Ragland (guardia, da Cantù).

Acea Roma

Tanti acquisti per puntare in alto dopo tanti anni di insucessi.
Brandon Triche (guardia, da Trento), Melvin Ejim (ala, da Iowa State Un.), Daniele Sandri (guardia, da Torino), Kyle Gibson (guardia, da Pistoia), Perry Petty (guardia, da Pesaro).

Acqua Vitasnella Cantu’
Ha perso il suo giocatore simbolo e colui che ha sempre fatto la differenza qualsiasi partita abbia giocato Pietro Aradori che va in Turchia.
Eric Williams (pivot, da Limoges), Marco Laganà (guardia, da Biella), Damian Hollis (ala/pivot, da Biella), Cheikh Mbodj (pivot, da Ilyakos).

Enel brindisi

Questo dovrà essere l'anno della riconferma, acquisti interessanti tra cui Cournooh ultimo anno giocato a Siena.
Dixon Mays (pivot, San Mig Filippine), Jeremy Richardson (ala, da Avellino), David Cournooh (guardia, da Siena), Alexander Czyz (ala, da D-League Usa), Sek Henry (guardia, da Koszalyn).

Grissin Bon Reggio Emilia

Si punta al salto di qualità con l'acquisto di Drake Diener
Drake Diener (guardia, da Sassari), Achille Polonara (ala, da Varese).

Giorgio Tesi Group Pistoia
 
Comprati giocatori come Cinciarini e lo stesso Filloy, fanno sperare i tifosi.
Daniele Magro (pivot, da Venezia), Langford Hall (guardia, da Mercer Un.), Fuquan Edwin (ala, da Seton Hall Un.), Daniele Cinciarini (guardia, da Montegranaro), Ariel Filloy (guardia, da Reggio Emilia), Davide Moretti (guardia, da Bologna).

Pasta Reggio Caserta

Sam Young (ala, da Sidney/Bayamon), Frank Gaines (guardia, D-League Usa).

Cimberio Varese
Nuovo allenatore Gianmarco Pozzecco che promette battaglia e grandi risultati, proveniente da una grande stagione a Capo d'Orlando.
Dawan Robinson (guardia, da Elitzur Netanya), Ed Daniels (pivot, da Pistoia), Craig Callahan (ala, da Verona)

Umana Venezia

Ha portato nel suo Roster tre giocatori che nella passata stagione hanno giocato nella Mens Sana Siena ed ad allenarli ci sarà il coach Recalcati.
Tomas Ress (pivot, da Siena), Benjamin Ortner (pivot, da Siena), Deividas Dulkis (ala, Anwil/Bursa), Jeff Viggiano (ala, da Siena), Marco Ceron (guarda, da Napoli), Michele Ruzzier (guardia, da Trieste), Phil Goss (guardia, da Roma), Cameron Moore (pivot, da Caserta).

Sidigas Avellino

O.D. Anosike (pivot, da Pesaro), Adrian Banks (guardia, da Varese).

Granarolo Bologna
Sarà il famoso anno zero da poter ripartire per vincere?
Marco Portannese (guardia, da Capo d’Orlando), Gus Gilchrist (ala/pivot, D-League Usa).

Vanoli Cremona
 

Kenny Hayes (guardia, da Maccabi Ashdod), Luca Vitali (guardia, da Venezia), Fabio Mian (ala, da Agrigento), Luca Campani (ala pivot, da Montegranaro), Nicola Mei (guardia, da Varese), Cameron Clark (ala, da Oklahoma Un.), James Bell (ala, Villanova Un.).

Pesaro

Anthony Miles (guardia, da Rider Un.), Tommaso Raspino (guardia, da Biella).

Trento
Stagione di esordio nella massima categoria, lotterà per la permanenza nella serie.
Jamarr Sanders (guardia, da Veroli).

PEGASUS

giovedì 24 luglio 2014

Stagione 2014 Serie A

Quest'anno sarà un campionato ancora più avvincente senza la MenSana Siena fallita e la città di Siena costretta a ripartire dalla Serie B.
Potrebbe essere la stagione della riconferma di Milano o di qualche importante sorpresa. 
Milano campione d'Italia dopo 18 anni difenderà il titolo, cercando di rinforzare la squadra con nuovi innesti e puntando forte anche in Eurolega.
Finora l'Olimpia ha perso giocatori importanti come Jerrells e Langford volati in Russia, sostituiti da Ragland proveniente da sponda Cantù (che ha perso anche Aradori sbarcato in Turchia) e Kleiza buona conoscenza NBA.
I pezzi da novanta di Siena sono in cerca di una squadra dove poter giocare per esempio Ress (ha fatto la storia della MensSana), Ortner e Viggiano, adesso sono pronti per ripartire con una nuova stagione a Venezia, con il coach Recalcati che si candida come autentica outsider.

Calendario prime 8 giornate
Oggi è stato stilato il calendario della stagione ed ecco alcune partite significative. Si parte col botto già nella prima giornata con un derby Varese-Cantù tutto da gustare Pozzecco, (l'anno scorso ha allenato Capo d'Orlando e perso la finale playoff, grande stagione) in veste di coach varesino, ha subito reagito con una battuta: "Siete degli str... Patteggiamo?") regalando una risata generale. Varese potrebbe essere autore di un buon campionato.
Molto attiva sul mercato anche l'Acea Roma, ha ingaggiato 4 giocatori tra cui Trichè playmacher e Gibson guardia statunitense.
Sempre prima giornata Virtus Bologna-Sassari, davvero intrigante.
La squadra che cerca la consacrazione è Sassari che però quest'anno non avrà i due cugini Diener, Drake miglior tiratore della Serie A è andato a Reggio Emilia (squadra rafforzata punta in alto) e il play Travis non si sa ancora dove andrà. Enel Brindisi cerca una riconferma dopo un ottimo campionato.
La Virtus Bologna cerca un riscatto da anni questo sarà l'anno buono?
La neopromossa Trento alla prima in casa con Reggio Emilia. Roma-Caserta altro match interessante.

Giornate da tener d'occhio 

Sfida intrigante in programma alla decima giornata tra Venezia-Reggio Emilia, da tutti indicati come le squadre che più di tutti hanno i mezzi per il salto di qualità più importante. Alla quinta giornata Cantù-Sassari e Reggio Emilia Milano, alla sesta Milano-Cantù. all'undicesima giornata, sarà la volta di Roma-Milano, alla tredicesima Bologna-Milano. Ultima giornata (andata 11 gennaio) con Cantù-Roma.

Calendario ultime giornate

Gong di inizio stagione e appuntamenti.

Si parte il 12 ottobre con la prima giornata.
Il 4-5 ottobre a Sassari c'è la Supercoppa.
Il 18 gennaio l'All Star Game, il 20-22 febbraio le Final Eight di Coppa Italia.

Anno scorso

Meno di un mese fa l'EA7 vinceva uno scudetto atteso 18 anni. Oggi la Serie A del basket riparte con tanta voglia di dimenticare in fretta le ombre che si sono materializzate in questo mese. Siena, che ha conteso lo scudetto a Milano non c'è più e nel calendario c'è una "X" in attesa dell'ufficialità del ripescaggio di Capo d'Orlando, e i campioni d'Italia si trovano a gestire uno spinoso caso-Hackett, play dal futuro incerto che come responso della sentenza di 1° grado: 6 mesi di squalifica. 5 mesi per aver lasciato la nazionale e 1 altro mese per aver messo dichiarazioni sui social network, avrà la possibilità di fare ricorso entro pochissimo tempo. Certo la squalifica è pesante, infatti, c'è subito un paragone con il morso di Suarez a Chiellini ai Mondiali che ha ricevuto solo 4 mesi di squalifica.
Presto sapremo come si concluderà questa vicenda, l'Olimpia ha già dichiarato che se dovesse essere confermata andrà sul mercato per cercare un sostituto straniero, di italiani cosi forti non ce ne sono.

PEGASUS