martedì 22 luglio 2014

Italia di Hockey su pista è campione d’Europa dopo 24 anni!

Nell'Hockey su pista c'è un modo bizzarro di vincere. Per poter esultare bisogna aspettare la partita in cui giocano altri consegnando il proprio destino in mani altrui. 
Il destino dell'Italia dipendeva dal Portogallo che ha fatto il suo dovere, consegnando il titolo di Campione d'Europa all’Italia.
Evento storico non succedeva da 24 anni, da Lodi 1990, centrata ad Alcobends, periferia di Madrid. 
Inaspettato e meraviglioso lo stesso ct Mariotti disse “Andiamo per vincere”, però: “la Spagna e il Portogallo sono le favorite: verosimilmente ci giocheremo il bronzo con la Francia”.

Coach Mariotti
Raccontiamo l'impresa l’inimmaginabile
Tutto si è realizzato grazie al c.t.  che è riuscito a inserire nel cuore dei 10 azzurri il suo spirito guerriero.
Mariotti ha vissuto la doppia esperienza da ultimo giocatore ad aver vinto il titolo e nello stesso modo a vincere il titolo oggi da coach.

Quindi in poche parole c’era, in campo, 24 anni fa e  c’è ancora oggi.
Gli azzurri da un certo punto in poi non hanno avuto paura e hanno abbattuto la Svizzera all’esordio.
Il cammino prosegue con una vittoria con la Germania, giocando davvero malissimo con la rete decisiva a 5” dalla sirena, poi pareggiando con la Spagna, in casa sua, con i favori del pronostico. Infatti la Spagna era davvero lo schiacciasassi aveva vinto gli ultimi 7 Europei, e gli ultimi 5 Mondiali.
Se questi numeri non bastano per raccontare lo strapotere delle Furie Rosse aggiungiamo che aveva vinto tutte le ultime 59 partite giocate, dal 2004 ad oggi. Questa striscia ar di poco incredibile interrotta giovedì sera, con gli azzurri due volte in vantaggio con Ambrosio e poi capaci di resistere sul 2-2.

Italia - Spagna
Ecco il momento fondamentale che fa scattare l'ennesima scintilla la partita con il Portogallo, battuto, nello sconcerto generale, per 3-2, venerdì, grazie ad un fantastico Riccardo Gnata, uno dei nostri due portieri, capace di parare ben 4 rigori ai portoghesi.
Una prestazione che resterà nella leggenda, nella storia, nei libri di questo  sport e non solo.
L'ultima era la Francia, che ci ha messi in difficoltà, infatti, per tre volte è andata in vantaggio, e per altrettante volte gli azzurri non hanno mollato recuperando lo svantaggio.
Quindi si è scatenato Tataranni ed è finita 5-4.
Adesso non ci restava che aspettare l'altro risultato, perché questo Europeo si giocava con la formula del girone all’Italiana. Noi eravamo a 13 punti. Gli stessi che avrebbe potuto raccogliere la Spagna battendo il Portogallo nell’ultimo incontro di stasera. Col particolare che la differenze reti in ogni caso sarebbe stata a favore degli spagnoli.
L'unica speranza che il Portogallo fermasse i padroni di casa.
Nessuno poteva immaginare un’Italia così. La Spagna doveva vincere.
Quindi bisogna ringraziare il Portogallo, che dà tutto anche se sa non poter andare oltre l’argento.
Passa in vantaggio 1-0, poi 4-2, ma pareggia Pedro Gil, il giocatore più forte del mondo.
Portogallo nuovo strappo fa 6-4 Portogallo
Il ct che è sempre pieno di carisma e di emozioni, in tribuna è una sfinge.
Pedro Gil sembra volare sui pattini,  in pochissimo tempo prima accorcia fa 6-5 e poi, sempre lui, 6-6.
Il Portogallo è asserragliato. Resiste. Resiste in tutti i modi possibile. Si sente la sirena.
L’Italia, finalmente, è campione d’Europa. Come a Lodi 1990, come a Ginevra 1953. 


A margine della Fantastica Vittoria raccontiamo l'episodio che si è verificato a Tataranni, giocatore della Nazionale decisivo nell'ultima partita.
Mentre guardava la partita Spagna-Portogallo in tribuna è stato scambiato come tifoso violento, quindi, arrestato picchiato e malmenato nel commissariato del Paese. La vicenda è strana visto che neanche i suoi compagni si erano accorti della sua non presenza alla premiazione. Il Campione italiano ha trascorso la notte in una cella 3x3, almeno con la speranza di essere vincitore e di uno scambio di persona, per fortuna domenica mattina è stato rilasciato.

PEGASUS 

Nessun commento:

Posta un commento