I sette gol subiti dai verdeoro, allo stadio Mineirao di Belo Horizonte, è il risultato peggiore nella storia della nazionale brasiliana. Era dai mondiali del 1938 che il Brasile non subiva così tante reti, Brasile-Polonia (6-5) e dal 1975 che il Brasile era imbattuto in casa, sconfitta per 3-1 contro il Perù a Belo Horizonte.
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Non c'è un' unica risposta a ciò, una tale disfatta non può certamente dipendere da una sola causa.
Partiamo dal C.T. Scolari che, fino alla semifinale di ieri, aveva avuto ragione sulle scelte tattiche fatte, anche se i verdeoro non avevano mai convinto del tutto.
Tuttavia, il match di ieri ha fatto emergere gli errori di Scolari nella scelta degli undici titolari e nella tattica.
Il 4-2-3-1 messo in campo da Scolari ha comportato, in primo luogo, che i due mediani, Luiz Gustavo e Fernandinho, fossero costantemente superati nelle azioni di contropiede dei tedeschi. Inoltre l'inconsistenza offensiva dimostrata da Oscar, Hulk, Bernard e Fred si spiega con il fatto che i giocatori brasiliani hanno continuamente cercato l'inserimento centrale dato che sulle fasce erano egregiamente chiusi da Lahm e Howedes.
Il reparto difensivo, che si era dimostrato eccellente fino a ieri, ha incredibilmente deluso tutte le aspettative, dimostrandosi lento, distratto e macchinoso. Gli errori di posizione e di marcatura commessi da giocatori come David Luiz sono stati davvero eclatanti, infatti tutta la difesa sembrava muoversi al rallentatore rispetto ai tedeschi.
Dunque il Brasile si è dimostrata una squadra sfilacciata, slegata tra i reparti, i quali non riuscivano a comunicare tra di loro.
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| Scolari consola i suoi giocatori |
Tuttavia bisogna dire che la seleçao è scesa in campo totalmente confusa, assente mentalmente, dato che i brasiliani davano l'impressione di non sapere che stavano giocandosi una semifinale mondiale.
Quindi sulla eclatante disfatta del Brasile ha pesato, non solo la preparazione tattica e la scelta dell'undici titolare, ma anche l'atteggiamento mentale della squadra.
Per quanto riguarda la Germania, c'è poco da dire, poichè i ragazzi di Loew hanno dimostrato di essere una squadra cinica, metodica, organizzata, veloce, composta, non da campioni, ma da ottimi giocatori che si aiutano vicendevolmente, dando vita ad un'unica entità perfetta.
I tedeschi, rapidi come fulmini, hanno seminato il panico nella tre quarti campo brasiliana, riuscendo ad "ingabbiare" il Brasile per tutto il primo tempo.
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| Thomas Muller |
Infine non possiamo non parlare di Miroslav Klose che, con la rete di ieri, supera Ronaldo nella classifica di miglior marcatore dei mondiali. Inoltre, con le 16 reti totalizzate, diventa il capocannoniere della nazionale tedesca (71 reti) ed eguaglia, con le sue 23 presenze, Paolo Maldini, contendendogli così il secondo posto.
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| Miroslav Klose festeggia il gol |
Dunque questa Germania ha tutte le carte in regola per poter fare una finale eccezionale, che rimarrà sicuramente nei nostri ricordi.
Il Rosso




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