venerdì 4 luglio 2014

L'infinito Arancione

Infinito. E' l'unico aggettivo con il quale mi sento di riassumere l'Olanda di questi Mondiali, ritornata più in forma che mai dopo aver perso contro la Spagna in finale nel 2010 e, soprattutto, dopo il tonfo di Euro 2012.

Bert Van Marwick ex ct Olanda
TOCCATO IL FONDO - Gli ultimi europei disputatisi in Polonia ed Ucraina sembravano aver posto la parola fine a questa gloriosa generazione di calciatori. Il girone B di quella competizione, definito come "il girone della morte", vide gli Arancioni fallire totalmente le tre partite del girone di qualificazione, costringendo la Selezione Olandese ad uscire con la coda tra le gambe. Le polemiche non si fecero attendere (soprattutto da parte di Johann Crujiff) e il tecnico Van Marwijk rassegnò prontamente le dimissioni.

Louis Van Gaal attuale ct Olanda
e neo allenatore Man United
L'INIZIO DALLA FINE - Diversamente da quanto si possa pensare, la Nazionale olandese è rinata proprio grazie alle prestazioni sfornate nelle ultime competizioni iridate. La selezione arancione ha sempre dimostrato grinta, atleticità ed un gioco sfavillante per gli standard europei, ma ha peccato di personalità nei momenti decisivi: basti ricordare i due gol sbagliati da Robben, nella finale contro la Spagna, che sono costati il Mondiale. Tuttavia, è stato vitale toccare il fondo per rit
ornare grandi.
Ed infatti, dopo il fallimento dell'ultimo europeo che mostrò al Vecchio Continente una squadra appagata e "finita", l'Olanda è completamente rinata sotto la guida di Louis Van Gaal, il quale è ritornato a ricoprire il ruolo di commissario tecnico il 31 agosto 2012 (dieci anni dopo la sua prima esperienza).
Dal ritorno del tecnico plurititolato, la Nazionale arancione è ritornata più forte che mai: ha letteralmente dominato il  girone di qualificazione al Mondiale carioca (costituito da Turchia, Andorra, Ungheria, Estonia e Romania), vincendo sei partite consecutive, segnando venti gol, subendone soltanto due e pareggiando solo le ultime due partite. Un vero è proprio rullo compressore.

IL RAGGIUNGIMENTO DELLA MATURITA' - La rinascita di questa squadra è arrivata grazie al definitivo salto di qualità di Arjen Robben e Robin Van Persie, calciatori che nei rispettivi club hanno sempre fatto faville, ma che solo in "tarda" età calcistica sono completamente sbocciati.
Robben e Van Persie
Non è un caso che questi due calciatori siano letteralmente esplosi subito dopo il fallimento della loro Nazionale: Robben ha condotto il Bayern Monaco a disputare due finali di Champions League consecutive (la prima persa contro il Chelsea all'Allianz Arena, la seconda vinta a Wembley con tanto d
i triplete a fine stagione), mentre Van Persie ha vinto la sua prima Premier League, nella stagione 2012-2013, alla sua prima stagione con i Red Devils.

IL MONDIALE 2014 - La squadra allenata da Van Gaal è arrivata al Mondiale brasiliano in grande stato di forma, ma con lo status di mina vagante. Infatti ha sorpreso tutto il mondo con la mostruosa vittoria contro la Spagna, ottenuta con un tondo 5-1, ed ha concluso il girone a punteggio pieno vincendo contro Australia e Cile. La squadra è costituita dal giusto mix di "senatori" (De Jong, Kuyt, Van Persie, Robben, Sneijder e Huntelaar) e da giovani innesti che fino ad ora hanno ben figurato nella competizione iridata: come il portiere Cilessen e i giovani difensori De Vrij, Blind e Martins Indi.

Dopo aver raggiunto in extremis la qualificazione ai quarti di finale, con una vittoria al cardiopalmo contro il Messico, l'Olanda dovrà vedersela contro la Costa Rica "ammazza-grandi".
Vedremo se la squadra di Van Gaal farà prevalere la superiorità della sua squadra o se i centroamericani riusciranno a scrivere un'altra pagina di storia del calcio.

Appuntamento all'Arena Fonte Nova di Salvador, il 5 Luglio alle 22.00 ora italiana.


ODIPOO




Nessun commento:

Posta un commento