giovedì 10 luglio 2014

Wimbledon 2014, alla fine ha vinto il più forte: Djokovic ritorna Campione.


Ad un passo dalla favola. Wimbledon 2014 ha sfiorato la conclusione più romantica che un torneo di questo calibro potesse avere; l'ottavo sigillo di Roger Federer sull'erba che negli anni è diventata casa sua. Ed invece ad avere la meglio, sul filo di lana, sono state la freschezza e lo strapotere fisico di Novak Djokovic, che ancora una volta si è dimostrato un fenomeno della racchetta.
Non poteva esserci epilogo più avvincente per quest'edizione dei Championships, caratterizzata da eliminazioni importanti (Nadal, Murray) per mano di giovani promesse emergenti (Kyrgios, Dimitrov), che se confermeranno nel prossimo periodo ciò che di buono hanno mostrato a Londra, sicuramente potranno affermarsi a livelli altissimi. Finaledunque tra Djokovic, che con la seconda vittoria nello Slam londinese è tornato numero 1 del mondo, e Federer, l'uomo più vincente a Wimbledon della storia insieme a Pete Sampras (7 titoli). Il primo set scorre rapidamente verso il tie-break, che lo svizzero si aggiudica portandosi in vantaggio. Djokovic però reagisce e conquista secondo (6-4) e terzo (dopo un altro tie-break parziale). Nel quarto set la partita sembra ormai indirizzarsi verso la vittoria del serbo, ma Roger reagisce di classe e di orgoglio ed allunga il match al quinto. 7-5 per l'elvetico che nel corso del parziale si era trovato ben due volte indietro di un break. Alla fine, però, è Djokovic a prevalere nella partita decisiva, trionfando col punteggio di 6-4, grazie al break ottenuto all'ultimo respiro nel game conclusivo.
Il torneo femminile, invece, si conclude con la seconda vittoria londinese di Petra Kvitova. La ceca, che aveva già alzato il trofeo nel 2011, in finale ha avuto la meglio sulla giovane canadese Eugenie Bouchard con il netto punteggio di 6-3 6-0 in soli 55 minuti di gioco. Fuori di scena prima del previsto le principali pretendenti al titolo Serena Williams (eliminata dalla Cornet), e Maria Sharapova (estromessa dal tabellone dalla tedesca Kerber).


Tutti fuori durante la prima settimana i giocatori italiani; la nota più positiva arriva da Simone Bolelli, che torna finalmente ad offrire prestazioni degne delle sue potenzialità e supera due turni (notevole la vittoria su Kolschreiber), sfiorando anche la prima qualificazione agli ottavi di uno Slam della sua carriera; il bolognese, infatti, è stato eliminato nei sedicesimi dal giapponese Nishikori solamente al quinto set.

BrunoMar11

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