Una premessa è d'obbligo. Con l'evolversi di questa competizione si è andata a sviluppare un'idea molto semplice, che ormai si è inculcata nella testa di ogni appassionato e di tutti gli addetti ai lavori: questo Mondiale è cosi bello, che non ci sono partite scontate. Tutte le squadre giocano a viso aperto, e anche quelle sulla carta meno dotate, giocano in maniera sfacciata, aggredendo gli spazi e dimostrando anche buoni doti di palleggio oltre a sfruttare funambolici contropiedi.
La Nigeria rispecchia tutte queste qualità. E' l'emblema di come il soccer africano possa svilupparsi tatticamente, fornendo al mondo calcistico una giusta mistura tra coraggio e attacchi scriteriati (marchi di fabbrica del calcio africano da almeno venti anni a questa parte) e un giusto equilibrio tattico, punto di forza del calcio europeo fin dagli albori di questo gioco. Esprimono quindi, un giusto compromesso tra le più antiche tradizioni calcistiche tribali africane e la sagacia e l'intelligenza calcistica europea.
Squadra ricca di buoni elementi, tra cui spiccano i vari Musa talento del CSKA Mosca, Ambrose terzino di ottimo affidamento dei Celtic di Glasgow, Onazi mediano frangiflutti della Lazio, Victor Moses quest'anno in prestito al Liverpool e soprattutto John Obi Mikel ventisettenne centrocampista del Chelsea e numero dieci dei verdi d'Africa.
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| John Obi Mikel, talento della Nigeria. |
Dopo quell'eliminazione la federazione francese ha voluto affidare la nazionale ad un grande del passato, Didier Deschamps, per cercare di gettare le fondamenta per Euro 2016, che si giocheranno proprio in terra francese.
Il CT francese ha optato quindi per una rosa molto giovane, lasciando fuori dai 23 Nasri e limitando al meglio le problematiche connesse all'infortunio pre-Mondiale di Frank Ribery.
La partita, è stata molto tirata. La difesa francese, composta dal giovane Varane e dall'ottimo Koscielny, svariate volte è stata messa sotto pressione dalla velocità degli esterni nigeriani e dall'ottimo centrocampo della squadra di Keshi. La Francia, palesemente in difficoltà quindi, è anche un po sfortunata quando su una bellissima azione tutta di prima il portiere nigeriano compie un vero miracolo su una voleè a volo di Paul Pogba. Per i transalpini ottima prestazione del terzino destro Debuchy, mentre da rivedere Benzema relegato dal suo CT in un ruolo non suo e Giroud, il quale non sembra poter essere un centravanti in grado di fare la differenza. Il primo tempo finisce in parità, e l'equilibrio regna solenne allo stadio Garrincha di Brasilia.
Il secondo tempo sfoggia una grande Nigeria, che con sorprendente personalità e sfruttando il talento di Musa e Emenike, chiude nella propria metà campo la Francia e impegna in un paio di circostanze il portiere dei Blues in parate impegnative.
La Francia soffre, e la Nigeria sembra tenere molto bene il centrocampo grazie anche a una prova magistrale del laziale Onazi. Quest'ultimo però, a causa di una bruttissima entrata ad opera di Matuidi (solo giallo per lui...), è costretto ad uscire dal campo sofferente e in barella. Al suo posto entra il giovane Gabriel, impacciato e completamente in bambola. La squadra di Deschamps allora sale in cattedra e intorno al venticinquesimo del secondo tempo rinvigorisce attaccando ferocemente la Nigeria. Prima Benzema ha una ghiotta occasione, poi subito dopo Cabaye con una staffilata da 25 metri fa tremare la traversa. La Nigeria è in sofferenza... All'82esimo minuto tramite un calcio d'angolo la Francia passa in vantaggio. Uscita scriteriata di Enyeama che non blocca il pallone, e toccandolo solo di striscio lo posiziona sulla testa di Paul Pogba, che insacca nella porta sguarnita. La Nigeria viene condannata da una disattenzione del suo portiere, e Pogba sale in cattedra zittendo tutti coloro che l'avevano criticato. Negli ultimi giorni infatti, la stampa francese aveva criticato il giovane centrocampista della Juventus, per le sue prestazioni molto al di sotto delle sue possibilità. Per questa partita infatti, Pogba era stato in ballottaggio con Sissoko per una maglia da titolare.
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| Paul Pogba. |
Davvero sfortunata quindi la Nigeria, che avrebbe meritato sicuramente di raggiungere i tempi supplementari.
Dopo il goal della Francia i verdi d'Africa si disuniscono, e i galletti segnano un goal abbastanza fortuito, grazie ad un autogoal della stessa Nigeria.
Finisce cosi: 2 a 0 per la Francia. Alla fine quindi, la maggiore esperienza dei Blues, nel giocare certe partite, ha avuto la meglio contro il cuore e il coraggio della squadra africana. Onore ai vinti... Un sentito grazie però, a squadre come la Nigeria, Algeria, Costa Rica, Cile e Messico per aver reso questo mondiale uno dei più belli degli ultimi 25 anni, dove ogni partita è combattuta e dove non ci sono pronostici che tengano.
La Francia sfiderà ai quarti la Germania, per un match tutto europeo e dal sapore estremamente gustoso.
Buon proseguimento a tutti.
Il Conte


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