SIENA, 9 LUG - Il tribunale fallimentare di Siena ha dichiarato il fallimento della società Mens Sana basket.
Il provvedimento è stato depositato oggi in cancelleria dopo la camera
di consiglio svolta dai giudici venerdì scorso. A presentare l'istanza
di fallimento la procura di Siena dopo aver aperto un'inchiesta per
bancarotta della società.
Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
LA REPLICA DI MINUCCI - Una lettera per
rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e
ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi
di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando
Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e
ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e
consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio
nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento
della società di basket.Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
Una svolta, conclude, che è avvenuta prima "delle perquisizioni e dei sequestri del dicembre 2012" alla società di basket.
- See more at: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/Articoli/Basket-fallita-la-Mens-Sana-Siena-3f8483eb-3200-4755-8c8a-c3785e0ac304.html?refresh_ce#sthash.P7yK6Uiq.dpuf
La città è stata svuotata dello sport professionistico, la situazione era disperata da 2-3 anni con pagamenti di iscrizione in extremis, ritardi nei pagamenti degli stipendi, ma adesso la mancata iscrizione del Siena Calcio al campionato di Serie B ha sancito definitivamente la fine di un decennio vissuto ad ottimi livelli da una piccola città arrivata a competere con colossi italiani ed europei.
La doccia fredda è stata davvero brutale, prima il fallimento della Mens Sana Basket, vincitrice di otto scudetti (sette consecutivi) negli ultimi 10 anni, 5 Coppa Italia, 7 Supercoppa Italiana, 4 partecipazione alle Final Four di Euroleague, praticamente ha scritto gli ultimi 10 anni della storia del Basket Italiano e poi la corsa contro il tempo per salvare il Siena calcio che si è conclusa senza il lieto fine.
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| Tomas Ress capitano e uomo simbolo della MensSana Basket vincitore di tutti gli scudetti |
LO SPORT SPECCHIO DI UNA CRISI DELLA CITTA'Sembra impossibile, eppure lo sport senese ha fatto crac suo malgrado è coinvolto in una crisi di più ampio respiro che ha investito tutta la città minando le fondamenta di istituzioni che in passato erano state esempio di eccellenza e modello da seguire.
In pochi anni però, da una parte la crisi economica che ha colpito in toto il main sponsor di tutti gli sport senesi il Monte Dei Paschi di Siena e la sua fondazione, togliendo finanziamenti e investimenti alle società da un giorno all'altro senza lasciare scampo e dall'altra parte falsi in bilancio, operazioni finanziare scriteriate e pessime gestioni amministrative, è crollato tutto.
Quindi in un ottica generale la responsabilità è da attribuire allo sponsor (gestione finanziaria-economica) e alle società (gestione amministrativa-economica), accumulando debiti insostenibili.
Adesso è il momento di guardare al futuro per gettare le basi di una lenta rinascita.
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| Rosina uomo simbolo degli ultimi 2 anni del Siena Calcio |
PUNTO E A CAPO
La Mens Sana ripartirà dalla quarta serie Dnb, con la Polisportiva Mens Sana 1871, ripartirà dalla serie B. Ovvero la “quarta serie”, dopo A1 A2 Gold, e A2 Silver. L’equivalente della C2 del calcio…
Ecco pronta per un bagno di umiltà dopo le vittorie di un decennio e dopo un
fallimento epocale, ennesimo specchio dell’implosione di un sistema
(un groviglio tutt’altro che armonioso) in cui molti si sono
ingrassati. Si parla di debito “indefinito”…La Mens Sana ripartirà dalla quarta serie Dnb, con la Polisportiva Mens Sana 1871, ripartirà dalla serie B. Ovvero la “quarta serie”, dopo A1 A2 Gold, e A2 Silver. L’equivalente della C2 del calcio…
La nuova Siena Basket riparte dunque dal basso e da due conosce del basket senese come Lorenzo Marruganti e Matteo Mecacci rispettivamente Direttore Sportivo e Allenatore, conoscono bene la categoria e sanno già che il campionato per Siena non sarà una passeggiata: “Tutti vorranno vincere contro di noi, saremo presi in giro, come successe alla Fiorentina in C2 al Milan e alla Juve in B… ” dice Marruganti. E Mecacci aggiunge pure che delle 64 squadre al via, nei vari gironi, solo 3 saliranno in A2 Silver…
Siena ha vissuto anni esaltanti, ha fatto la storia del basket italiano, ha visto giocare campioni assoluti di livello mondiale. Adesso torna nel limbo della pallacanestro di periferia. Piange il cuore, a pensarci. E a pensare alla grinta che i giocatori ci hanno messo anche quest’anno, fino all’ultimo canestro dell’ultima straordinaria partita… Ma è solo l’epilogo amaro di una storia sbagliata. A Siena è successo qualcosa che si può definire una vera e propria “caduta degli dei”. E’ franata la banca più antica del mondo e con essa il sistema che vi si era creato intorno, e la frana ha coinvolto l’Università, l’ospedale, la politica, il calcio e pure la stellare Mens Sana Basket.
La Siena Calcio ha il tempo che le rema contro deve cercare di formare in tempi brevi una nuova compagine societaria, nella speranza che le istituzioni cittadine non vogliano far scomparire del tutto il calcio a Siena. Sta di fatto che il danno, anche a livello sociale ed aggregativo, è enorme.
A pagare le conseguenze, infatti, saranno perfino le piccole società dilettantesche che grazie alla sinergia con Siena e Mens Sana e all’aiuto di Banca Mps avevano finora garantito una capillare attività sportiva in tutta la provincia, davvero un buco incredibile.
ALTRI FALLIMENTI ECCELLENTI:
PADOVA CALCIO
Purtroppo alla base del caos che ha visto come protagonista il Calcio Padova, ci sono senza ombra di dubbio passaggi economico-politico non chiari che non hanno consentito l’iscrizione alla Lega Pro. Quando sembrava tutto risolto la situazione si è ulteriormente complicata con la decisione dell’ex patron Marcello Cestaro di far saltare la sponsorizzazione della Unicomm (spiegando che i soldi non sarebbero bastati), condizione assolutamente necessaria per dare un po’ di respiro alle casse della società biancoscudata.
Il comunicato di Penocchio: "Basta col calcio malato". "Diego Penocchio, Presidente del Calcio Padova, comunica che, venuto meno all’ultimo istante l’apporto promesso da potenziali finanziatori e nonostante lo sforzo finanziario della Presidenza, la prima squadra non è stata iscritta al campionato di Lega Pro. Ciò nondimeno la società Calcio Padova, consapevole del suo nome glorioso, per salvaguardare il patrimonio del settore giovanile provvederà a far sì che tale patrimonio non vada disperso e pertanto, almeno per il momento, proseguirà l’attività sportiva concentrandosi sul settore giovanile.
BENETTON TREVISO E FORTITUDO BOLOGNA NEL BASKET
Non giocano più in A le ultime due che avevano vinto prima di Siena: cinque scudetti la Benetton Treviso, fra 1992 e 2006, due la Fortitudo Bologna (2000 e 2005), oggi confinate a un'oscura quarta serie.
La Benetton era un club guida del movimento, finché padron Gilberto non annunciò, nel febbraio 2011, di volersi fermare lì. Pose il termine all'estate 2012, per favorire una successione, sul posto si prodigarono vecchie glorie e nuovi imprenditori, ma più dell'odierna Dnb (la quarta serie) non s'è per ora ottenuto. In Dnb sta pure la Fortitudo, con un pubblico così fedele da assieparne spesso quattromila alle sue piccole partite. Salutato nel 2006 il magnate Giorgio Seragnoli, la Effe retrocesse nel 2009, non fu iscritta alla LegaDue per debiti e ripiegò sulla A Dilettanti, che pure vinse, nel 2010. Inutilmente, perché prevalse ancora il rosso nei conti e, il 14 luglio 2012, s'arrivò alla radiazione. Fallita pure in tribunale, oggi una Fortitudo 103 riscopre quanto sia impervia la strada del paradiso.
Il basket brucia cassa e poca ne genera, gli sponsor stentano, la vacca dei diritti tv che tiene in vita il calcio è qui una povera bestia macilenta. A Siena, il Monte dà e il Monte toglie. A Treviso dice basta la Famiglia (Benetton) e quindi la doccia è davvero gelata per uno sport, cosi, entusiasmante e ricco di grande tradizione.
IL COMUNICATO DEL CLUB SIENA CALCIO “Nonostante i molteplici, assidui tentativi svolti al fine di procurare l’iscrizione della squadra alla nuova stagione calcistica, non è stato possibile conseguire detto obiettivo, sebbene molteplici siano stati gli sforzi profusi e le aspettative riposte nelle plurime trattative intercorse con i soggetti dichiaratisi potenzialmente interessati al subentro nell’assetto proprietario della Società”, si legge in uno stralcio del comunicato stampa emesso dall’ultracentenario club bianconero. Se per la Mens Sana, dopo l’indagine che ha portato all’arresto dell’ex presidente Ferdinando Minucci per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, il fallimento era ormai scontato, per il Siena Calcio i tifosi hanno sperato fino in fondo nel salvataggio.
Venerdì scorso sembrava tutto fatto per il passaggio di proprietà a favore di un fondo svizzero "Limpida Suisse SAGL": i versamenti per il pagamento degli stipendi dei tesserati e la fideiussione richiesta per l’iscrizione però non sono mai arrivati.
SIENA, 9 LUG - Il tribunale fallimentare di Siena ha dichiarato il fallimento della società Mens Sana basket.
Il provvedimento è stato depositato oggi in cancelleria dopo la camera
di consiglio svolta dai giudici venerdì scorso. A presentare l'istanza
di fallimento la procura di Siena dopo aver aperto un'inchiesta per
bancarotta della società.
Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
LA REPLICA DI MINUCCI - Una lettera per
rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e
ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi
di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando
Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e
ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e
consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio
nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento
della società di basket.Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
Una svolta, conclude, che è avvenuta prima "delle perquisizioni e dei sequestri del dicembre 2012" alla società di basket.
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SIENA, 9 LUG - Il tribunale fallimentare di Siena ha dichiarato il fallimento della società Mens Sana basket.
Il provvedimento è stato depositato oggi in cancelleria dopo la camera
di consiglio svolta dai giudici venerdì scorso. A presentare l'istanza
di fallimento la procura di Siena dopo aver aperto un'inchiesta per
bancarotta della società.
Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
LA REPLICA DI MINUCCI - Una lettera per
rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e
ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi
di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando
Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e
ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e
consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio
nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento
della società di basket.Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
Una svolta, conclude, che è avvenuta prima "delle perquisizioni e dei sequestri del dicembre 2012" alla società di basket.
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COMUNICATO DI MINUCCI SULLA VICENDA MENS SANA BASKET
Una lettera per rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento della società di basket.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
PEGASUS
SIENA, 9 LUG - Il tribunale fallimentare di Siena ha dichiarato il fallimento della società Mens Sana basket.
Il provvedimento è stato depositato oggi in cancelleria dopo la camera
di consiglio svolta dai giudici venerdì scorso. A presentare l'istanza
di fallimento la procura di Siena dopo aver aperto un'inchiesta per
bancarotta della società.
Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
LA REPLICA DI MINUCCI - Una lettera per
rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e
ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi
di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando
Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e
ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e
consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio
nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento
della società di basket.Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
Una svolta, conclude, che è avvenuta prima "delle perquisizioni e dei sequestri del dicembre 2012" alla società di basket.
- See more at: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/Articoli/Basket-fallita-la-Mens-Sana-Siena-3f8483eb-3200-4755-8c8a-c3785e0ac304.html?refresh_ce#sthash.P7yK6Uiq.dpuf
SIENA, 9 LUG - Il tribunale fallimentare di Siena ha dichiarato il fallimento della società Mens Sana basket.
Il provvedimento è stato depositato oggi in cancelleria dopo la camera
di consiglio svolta dai giudici venerdì scorso. A presentare l'istanza
di fallimento la procura di Siena dopo aver aperto un'inchiesta per
bancarotta della società.
Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
LA REPLICA DI MINUCCI - Una lettera per
rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e
ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi
di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando
Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e
ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e
consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio
nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento
della società di basket.Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
Una svolta, conclude, che è avvenuta prima "delle perquisizioni e dei sequestri del dicembre 2012" alla società di basket.
- See more at: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/Articoli/Basket-fallita-la-Mens-Sana-Siena-3f8483eb-3200-4755-8c8a-c3785e0ac304.html?refresh_ce#sthash.P7yK6Uiq.dpuf
SIENA, 9 LUG - Il tribunale fallimentare di Siena ha dichiarato il fallimento della società Mens Sana basket.
Il provvedimento è stato depositato oggi in cancelleria dopo la camera
di consiglio svolta dai giudici venerdì scorso. A presentare l'istanza
di fallimento la procura di Siena dopo aver aperto un'inchiesta per
bancarotta della società.
Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
LA REPLICA DI MINUCCI - Una lettera per
rispondere a quanti "hanno inondato la vicenda della Mens Sana basket e
ovviamente, essendone parte integrante, anche la mia persona" di fiumi
di parole. E' quanto scrive l'ex presidente della Mens Sana, Ferdinando
Minucci, agli arresti domiciliari dall'8 maggio al 30 giugno scorso, e
ora sottoposto a obbligo di dimora, in una lettera da lui firmata e
consegnata all'Ansa da uno dei legali, Gian Piero Biancolella, proprio
nel giorno in cui il tribunale di Siena ha dichiarato il fallimento
della società di basket.Con la dichiarazione di fallimento della Mens Sana basket di Siena, curatore dello stesso è stato nominato il commercialista fiorentino Marco Lombardi. Nella sentenza il giudice delegato Marianna Serrao indica poi il 26 settembre prossimo come termine per il deposito dell'ammissione allo stato passivo da parte di creditori o terzi che vantano diritti reali e mobiliari, mentre il 27 ottobre si terrà l'esame dello stato passivo davanti allo stesso giudice.
"Mi assumo le responsabilità per essermi adeguato ad un sistema che nel mondo dello sport professionistico è ben conosciuto, noto all'interno della Mens Sana basket" dice Minucci che nella lettera ricostruisce la sua storia nella società, 23 anni, costellati di vittorie e del record consecutivo di scudetti dal 2007 al 2013. "Se ho sbagliato mi assumerò le mie responsabilità ma quel che non accetto è l'accusa di aver profittato del mio ruolo - continua l'ex presidente -. Ho piena fiducia negli organi inquirenti e nella magistratura, sono certo che la verità ristabilirà i confini del mio operato. In ogni caso tengo a precisare che per quanto di mia conoscenza, qualsiasi somma entrata nella disponibilità della società è stata utilizzata, per il bene e l'interesse della società stessa. Nego decisamente che da parte mia ci siano state locupletazioni personali".
Minucci dice che la società da lui guidata per lungo tempo, si era dimesso da general manager il 15 marzo scorso (era stato presidente dal 2008 al 2012), non ha mai voluto rispondere a chi in questi anni "ci ha attaccato senza esclusione di colpi, tentando a più riprese di delegittimare quanto avevamo fatto e stavamo facendo. Abbiamo risposto sul campo". E quindi respinge anche l'accusa di chi vede nel suo comportamento un atto "determinante per la fine drammatica della Mens Sana basket".
E qui ricorda che dopo l'impegno del Comune e della Fondazione Mps, nel 2000/2001 arrivò la svolta "decisiva" e positiva con la sponsorizzazione diretta della banca Monte dei Paschi. Una sponsorizzazione andata avanti fino a quando il Monte non è entrato in crisi e il nuovo "management senza preavviso e contravvenendo gli impegni assunti non solo scritti" ha cambiato strategia e tolto la sponsorizzazione. Una svolta che per Minucci ha "contribuito, a mio avviso in maniera determinante, a causare quello che purtroppo è avvenuto".
Una svolta, conclude, che è avvenuta prima "delle perquisizioni e dei sequestri del dicembre 2012" alla società di basket.
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