martedì 1 luglio 2014

La favola continua....

La trama di questo mondiale sembra esser scritta da Steven Spielberg, un mondiale fantascientifico in cui si qualifica per i quarti di finale nientemeno che la Costa Rica. 
Chi l'avrebbe mai detto, chi poteva immaginare che la Costa Rica, al 28° posto nel ranking FIFA, arrivasse tra le prime otto di questo mondiale battendo, ai rigori, la Grecia.
C'è da dire che questa cavalcata inizia da lontano, precisamente dall'inizio dell'anno, quando la Costa Rica occupava un modesto 66° posto nel ranking FIFA, una nazionale che in amichevole non ha mostrato la determinazione e la forza dimostrata contro nazionali campioni del mondo in questo torneo.
Una squadra caratterizzata da un solido gruppo, da buonissimi giocatori, da una tattica semplice ma efficace ( difesa in 9 e contropiede immediato con il centravanti che fa salire la squadra e distribuisce palla sulle fascie) e tanto, tanto CUORE.
Il colombiano Jorge Luis Pinto, C.T. della Costa Rica, si è dimostrato una persona estremamente combattiva ed occasionalmente antipatica, ma anche molto attenta nel saper leggere le tattiche delle squadre avversarie.
Jorge Luis Pinto
Fin dall'inizio del mondiale ha sempre dichiarato che la sua squadra avrebbe passato il turno, attirando su di sè le ironie dei giornalisti stranieri, ma viste le condizioni atletiche degli azzurri, l'inconsistenza tattica e tecnica degli inglesi e degli uruguaiani (eccetto Cavani, Suarez, Sterling), non è stato difficile vincere il girone con 2 vittorie ed un pareggio.

Analizzando la rosa costaricense notiamo che i giocatori di spicco di questa nazionale giocano tutti in Europa:
Il portiere Keylor Navas (28 anni) gioca nel Levante, 
Keylor Navas
la punta Joel Campbell (22 anni) gioca nell'Olympiacos pireo, in prestito dall'Arsenal,
Joel Campbell
e l'attaccante Bryan Ruiz (29 anni) gioca nel PSV, in prestito dal Fulham.
Bryan Ruiz
Come si può vedere in questo mondiale, nazionali emergenti come Costa Rica, Algeria, Colombia hanno sempre più giocatori che giocano in club europei; ciò sta a significare che i campionati europei sono le scuole in cui crescono giocatori di livello inernazionale (Cuadrado, James Rodriguez, Feghouli, Brahimi) e che i futuri tornei internazionali di calcio saranno sempre più equilibrati, portando alla scomparsa delle famose squadre "cuscinetto" o "cenerentole".


Il Rosso

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