lunedì 8 settembre 2014

Quarti Mondiali di Basket



Ci siamo eccoci, da domani iniziano i Quarti.
I risultati delle partite hanno rispettato i promostici senza troppe sorprese, solo la sconfitta importante della Grecia che usciva dal girone imbattuta è stata battuta nettamente dalla Serbia.

Tabellone dei quarti:
09.09. 17:00LituaniaTurchia

09.09. 21:00SloveniaUSA

10.09. 18:00SerbiaBrasile

10.09. 22:00FranciaSpagna

Due delle quattro sfide possono essere rivincite della fase a girone, dove Francia e Spagna si sono già sfidate, vittoria spagnola con 20 punti di vantaggio, l'altro incontro che si ripete è Serbia-Brasile in precedenza vittoria dei brasiliani +8 sui serbi.
Le possibili vincenti possono essere Lituania, USA, Spagna e la sfida Serbia-Brasile è dalle mille sfaccettature e risultati con favorita la Serbia in grande spolvero.

Un piccolo resoconto dei risultati delle partite degli ottavi:

USA-MESSICO 86-63
Gli Stati Uniti battono in scioltezza i messicani e accedono ai quarti di finale, ritrovano il tiro da tre e il suo principale profeta, Stephen Curry, autore di 20 punti con 6/9 nelle triple. Anthony Davis gioca la sua peggior gara del Mondiale (4 punti, 2/9) surclassato da un impetuoso Gustavo Ayon (giocato un ottimo Mondiale) appena tagliato dalla Nba (25 e 8 rimbalzi), ci pensa DeMarcus Cousins a far quadrare i conti anche in area
Sul 25-17, prima una tripla di Curry, quando il Messico prova la difesa 2-3 Harden non ha rivali con 2/2 da tre (era 3/13 nelle prime 5 partite) e riesce a spaccare la partita (42-25) mentre i 4’ in campo di Derrick Rose sono davvero deludenti come del resto tutto il suo Mondiale, al tiro 0/3 da tre, una persa e una stoppata subita. Il Messico dopo un buon primo tempo, resta a secco nei primi 4’ della ripresa sbagliando anche canestri facili e liberi, Curry non aspettava altro. Segna 11 punti nei 7’ in campo nel terzo quarto con 3/3 da tre (raggiunge i 20 con 6/9) e per i messicani, che arrivano a 1/10 nelle triple, non c’è più nulla da fare
Cadono a un troppo pesante -30 sotto i colpi anche di Cousins, anche perché ormai l’area è sgombra per coprire i tiratori da fuori americani. Anche Thompson fa bottino, arriva il massimo vantaggio +37, che il Messico con coraggio riduce vincendo l’ultimo quarto 25-20.
USA: Curry 20, Thompson 15, Harden 12.

Messico: Ayon 25.


FRANCIA-CROAZIA 69-64
Senza Tony Parker e i lunghi più quotati, la Francia campione d’Europa è riuscita a battere la Croazia 69-64 al termine di una gara a tratti dominata (46-30), ma rimessa in discussione a 52” dalla fine da una tripla di un Bogdanovic da 27 punti e 6 rimbalzi (66-64) ma portata a casa grazie al finale di due giocatori “minori”, il play Heurtel e Gelabale, e dalla prova importante di Fournier, il miglior francese quando i croati sono avanti, all’inizio.
Sulla carta, la squadra di Repesa è più forte, lascia solo 7 punti ai francesi nel primo quarto (7-15), ma prende la loro stessa malattia nel secondo (16-7 per i francesi), percentali orribili!
Due rubate di Batum che vola in campo aperto sembrano chiudere la gara (46-30), ma i croati non mollano, approfittando contro il quintetto piccolo francese dei 217 centimetri di Tomic. I francesi hanno la situazione sotto controllo con Gelabale e Heurtel (65-56 a 90” dalla fine), ma due triple di Bogdanovic riaprono la gara (66-64) inaspettatamente. La Croazia ha la palla del sorpasso, ma attacca male cercando la sua stella che, a 20” dalla fine, forza da tre. Huertel, dalla lunetta, segna.
Francia: Batum 14, Fournier 13, Gelabale 11.  
Croazia: Bogdanovic 27, Tomic 17, Rudez 6.

REPUBBLICA DOMINICANA-SLOVENIA 61-71
La Slovenia conquista la vittoria come da pronostico battendo la Repubblica Dominicana, ma non è stata una partita semplice, a 8' dalla fine, dopo aver toccato il +15 con un break di 19-0, si trovano con due soli punti di vantaggio (57-55). I fratelli Dragic e Lorbek realizzano il 6-0 che rimette al sicuro la gara. Questa volta Zoran, il minore, dei Dragic è il vero protagonista, chiude con 18 punti, 11 nell'ultimo quarto. La Dominicana gioca una gara solida, il neo canturino James Feldeine realizza 10 punti nel primo tempo, quando i caraibici sono in vantaggio fino al 15', chiudendo con 18, 8 rimbalzi e 8/14 al tiro mentre Edgar Sosa, di Sassari, non splende con 4 punti e 2/7 al tiro.
Slovenia: Z.Dragic 18, G.Dragic 12, Slokar 9.  
Rep. Dominicana: Feldeine 18, Martinez 12, Baez 9.

SPAGNA-SENEGAL 89-56
La Spagna batte il Senegal 89-56 vince con oltre 30 punti di vantaggio e giocherà i quarti contro la Francia, anche se non stellare non ha nessun problema, strepitosa partenza di Pau Gasol. La fisicità dei senegalesi mette in difficoltà gli spagnoli per buona parte del primo tempo, nonostante la stella Gorgui Diang realizzi i primi punti della gara solo al 26'. Gasol, 13 punti sui primi 23 (a 17) spagnoli, e un buon Rubio in regia non riescono a spaccare subito la gara perché a fronte di una percentuale straordinaria da 2 nel primo tempo (15/16), risulta molto imprecisa da tre (1/11).
La squadra africana già dietro di oltre 10 punti all'intervallo (41-28, ma a Pau viene dato buono, più fallo, anche un canestro che entra da sotto...) ma cede nella ripresa quando per 4' non segna, la Spagna vola sul +20 al 25' (53-31) e Calderon che mette a posto anche la percentuale da tre con un personale 3/4. Pau Gasol fa percorso netto e chiude con 17 punti e 8/8 al tiro.
Spagna: P.Gasol 17, Calderon, Ibaka 11.  
Senegal: Faye, Badji 12; H.Ndiaye, Dieng 6.

NUOVA ZELANDA-LITUANIA 71-76
Vince la Lituania che a differenza dei pronostici è costretta a sudare non poco contro una grande Nuova Zelanda. MVP della partita con 22 punti, 13 rimbalzi e 3 stoppate di Jonas Valanciunas dei Raptors. A 2'30" dalla fine la gara è ancora pari, grazie alle prodezze della guardia neozelandese Corey Webster (26 punti, 17 nella ripresa). Il problema per tutte le avversarie, è che i Tall Blacks oltre a giocare un basket inusuale per le squadre europee, davvero non mollano mai anche se i gemelli Lavrinovic, soprattutto Darjus, gli fanno male. I 12 punti di Webster dell'ultimo quarto tengono la Nuova Zelanda ancora ad un possesso di distanza fino a quando Pocius a 11" dalla sirena, segna i due liberi del 76-71. L'ultimo attacco neozelandese si conclude con una palla persa.
Lituania: Valanciunas 22, Pocius 11, D.Lavrinovic 10.
Nuova Zelanda: C.Webster 26, Fotu 11, Vukona 9.

SERBIA-GRECIA 90-72
Finalmente Sasha Djordjevic conquista la sua prima grande vittoria sulla panchina della Serbia contro la Grecia, imbattuta al Mondiale nella fase a gironi, e travolta in una gara che ha visto brillare la giovane stella Bogdan Bogdanovic, dominata dai serbi sotto canestro con Krstic e Raduljica.
Partita in equilibrio fino 46-42 firmato da un ottimo Kalinic (12 punti nel primo tempo) prima dell'intervallo, la gara è cambiata nel terzo quarto, quando i tiri di Teodosic e gli assist di Bogdanovic con il dominio sotto canestro dei pivot contro i quali l'ex milanese Bourousis, soccombe. Il terzo quarto finisce 64-55, Il 9-0 della prima metà dell'ultimo quarto, firmato da Raduljica e Bieljca, porta la Serbia +20 a 4' dalla fine (80-60) quando un fallo duro di Bjelica accende la reazione di Bourousis (chiude con 9 punti e 5 rimbalzi). E' l'ultima reazione della Grecia che come un anno fa all'Europeo, dopo aver giocato un'ottima prima fase, è caduta nel momento decisivo.
Serbia: Bogdanovic 21, Raduljica 16, Teodosic 13.
Grecia: Calathes 14, Zisis 12, Printezis 12
TURCHIA-AUSTRALIA 65-64
Emir Preldzic disputa un finale straordinario regalando la vittoria alla Turchia con la tripla del sorpasso a 5" dalla sirena e 9 punti di fila, gli ultimi della sua squadra, nel 3'34" finali. E' il suo show che consegna ai turchi la vittoria sull'Australia per 65-64. Brava, o fortunata, la squadra di Ergin Ataman evita per la seconda volta l'uscita dal Mondiale con un canestro negli ultimi secondi. L'Australia conduce gran parte della gara, anche a +12, ma sempre ripresa. Le triple di Arslan riportano a contatto i turchi (56-57), e Preldzic decide che la partita non può finire cosi, prende in mano l'attacco, gli australiani con l'ala degli Spurs Baynes sventano il pericolo. Dallavedova, altro giocatore Nba, realizza a 62" dalla sirena il canestro che sembra chiudere la gara (59-64). Ma Preldzic continua a non mollare, usa la sua atipicità (è un play di 2.05) per costringere a cambi difensivi gli australiani, poi risultati letali. Australia non abituata a gestire momenti decisivi, infatti, sul +2, a 22" dalla sirena perde palla per infrazione di 24", andata sotto di 1, con 5" sul cronometro, si butta in area con Ingles che cerca fallo, ma perde palla malamente.
Turchia: Preldzic 16, Guler 16; Arslan 11.
Australia: Baynes 15, Dallavedova 13, Ingles 13, Bairstow 10.
  
BRASILE ARGENTINA 85-65
Il Brasile più equilibrato batte l'Argentina (con l'assenza di Ginobili, ha mostrato fasi di gioco molto confuse), in vantaggio fino al primo tempo, ma mai in grado di infliggere il colpo decisivo. 
La sconfitta è pesantissima, matura nel terzo quarto dopo un primo tempo equilibrato (33-36), con gli argentini che sorprendono gli avversari con Pablo Prigioni, il play che non tira mai, che vista la secca di Scola e Nocioni contro Splitter e Varejao, si prende tutte le responsabilità e va al riposo con 15 punti, senza un errore su 5 tiri (2/2 da tre). A inizio ripresa i brasiliani allungano, conclude un 9-0 (40-36), ma Campazzo e Hermann, da tre, accendono gli ultimi fuochi argentini (51-47). Una buona dose di punti dei brasiliani viene dalla panchina e non dai giocatori Nba, ma da Marqhinos e dal play di riserva Neto (21 con 9/10 al tiro e 3 assist, protagonisti del parziale che chiude la partita col +20
Brasile: Neto 21, Marqhinos Vieira 13, Barbosa, Splitter 10
Argentina:Prigioni 18, Campazzo 11, Safar 10.

PEGASUS

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